dall’inviata a New York, Valeria Rubino

New York (New York, Usa), 6 ott. (LaPresse) – “Grazie di tutto ciò che hai fatto per noi. Ci mancherai”. “New York ama Steve Jobs”. “Continua a pensarla in maniera differente”. Sono solo alcuni dei messaggi dedicati al fondatore della Apple qualche ora dopo la sua scomparsa insieme a fiori, fotografie e bigliettini lasciati fuori all’Apple Store principale di New York, quello sulla Quinta Avenue, aperto 24 ore al giorno. Di solito, tutto funziona in maniera impeccabile, anche durante la notte. Invece, questa mattina sembra tutto un po’ paralizzato. I newyorkesi sono sconvolti. “Ha dato un contributo enorme all’umanità. Non avrebbe dovuto lasciarci così in fretta” dice a Suarez subito dopo aver deposto dei fiori vicino alla foto di Jobs, davanti all’Apple Store.

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New York (New York, Usa), 6 ott. (LaPresse) – “E’ una giornata tristissima. E c’è un caos qui all’Apple Store. I sistemi non funzionano da mezzanotte e nessuno è riuscito a metterli a posto” spiega Emily Walton, appena uscita dal negozio con il suo computer Apple in mano. “E’ un genio. Sono orgogliosa di aver vissuto in questo periodo e di aver potuto conoscere il suo operato. Ma è così strano, quasi ironico. Proprio il giorno in cui la Apple ha presentato l’Iphone 4GS, Jobs è morto e poi i sistemi si sono bloccati. Sono fortunata di vivere a New York e poter vedere tutto questo. Jobs continuerà ad avere un’influenza grandissima sul mondo, anche dopo la sua morte. E chi sa quante altre cose avrà già inventato, di cui non siamo ancora a conoscenza” dice la 24enne Kirsten Nunn, cameriera in una steakhouse ed impiegata in un negozio di liquori.

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