New York, (New York, Usa), 6 ott. (LaPresse/AP) – Grandi successi ma anche qualche passo falso. Oltre alle importanti innovazioni che hanno fatto strada sul mercato, la carriera di Steve Jobs, fondatore ed ex amministratore delegato di Apple, morto nelle notte, ha conosciuto anche dei flop. Eccone alcuni esempi.

Apple III (1981). Il successore del popolare Apple II era dedicato al settore commerciale e degli affari. Ma il mercato, anche a causa del prezzo, non lo accoglie bene. In seguito a questo insuccesso, Apple perde quote di mercato rispetto al Pc della Ibm, lanciato lo stesso anno.

Lisa (1983). È il primo computer in commercio con interfaccia grafica, ma costa 9.995 dollari. Cade presto nell’ombra dopo la nascita di Macintosh, più economico, lanciato l’anno seguente.

NeXt Computer (1989). La nuova impresa di Jobs dopo l’uscita da Apple a causa di divergenze con la dirigenza crea un computer in anticipo sui tempi, ma ancora troppo costoso.

Puck Mouse (1998). Il mouse applicato al nuovo iMac è l’unico neo della nuovo computer. Gli utenti fanno fatica a usarlo e a comprendere la direzione che dà al cursore.

The Cube (2000). Computer con piccolo desktop incastonato in un cubo di plastica. Bello da vedere ma si rivela un insuccesso, anche per l’alto prezzo di mercato. Inoltre, non è molto funzionale.

iTunes phone (2005). È il primo telefono della Apple, nato in partnership con Motorola. Apprezzato come telefono, ma non altrettanto come lettore di musica. Poteva contenere solo 100 canzoni e il loro trasferimento sul computer era molto lento.

Apple Tv (2007). L’incursione di Apple nei soggiorni di casa non è andata a buon fine. Costosa e difficile da configurare, la Apple Tv permetteva di vedere i film scaricati da iTunes, ma a bassa risoluzione. Nel 2010 l’azienda di Cupertino ha introdotto una versione migliorata della Tv, progettata per connettersi direttamente a internet.

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