New York (New York, Usa), 27 set. (LaPresse/AP) – Il ministro degli Esteri di Cuba Bruno Rodriguez ha detto che il suo Paese vuole ristabilire i rapporti con gli Stati Uniti e iniziare un dialogo per risolvere i problemi bilaterali. Rodriguez, parlando all’Assemblea generale delle Nazioni unite, ha chiesto quindi al presidente Usa Barack Obama di liberare cinque cubani condannati per spionaggio nel 2001, perché la loro detenzione è “disumana”. I cinque uomini erano in missione negli Stati Uniti per raccogliere informazioni su eventuali attività terroristiche contro Cuba ma nel 1998 furono bloccati a Miami dall’Fbi e poi condannati per cospirazione. Il procedimento è stato ampiamente criticato e Amnesty International nel 2010 ha inviato una lettera al governo americano in cui chiede di rivedere il caso ed “esprime dubbi sulla correttezza e imparzialità del processo svoltosi a Miami”.

Il ministro degli Esteri ha detto che i due Paesi hanno comunque molti punti in comune e “il governo cubano ribadisce la sua disponibilità e l’interesse a muoversi verso la normalizzazione delle relazioni con gli Stati Uniti… Oggi – ha continuato Rodriguez – ribadisco la proposta di avviare un dialogo per risolvere i problemi bilaterali, comprese le questioni umanitarie, così come l’offerta di negoziare accordi di collaborazione per combattere il narcotraffico, il terrorismo, il traffico di uomini e prevenire le catastrofi naturali e proteggere l’ambiente”.

Tra i problemi umanitari, anche la detenzione sull’isola dell’imprenditore statunitense Alan Gross, condannato a marzo a 15 anni di carcere per crimini contro lo Stato. È accusato dai leader cubani di spionaggio e di aver cercato di rovesciare la rivoluzione per aver fatto entrare illegalmente nel Paese sofisticate apparecchiature per le comunicazioni e creato reti internet clandestine. Secondo Washington Gross sarebbe invece un operatore umanitario che cercava di aiutare la piccola comunità ebraica cubana a connettersi a Internet. Il caso ha fatto crollare ogni piccola possibilità di ripresa delle relazioni tra Washington e L’Avana, che dopo l’arrivo di Obama alla presidenza sembravano migliorate leggermente. In un’intervista al New York Times rilasciata durante la visita in corso negli Stati Uniti, Rodriguez non ha escluso la possibilità che Gross venga liberato per motivi umanitari, ma ha precisato che Cuba si aspetta un qualche tipo di azione reciproca.

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