Ginevra (Svizzera), 26 set. (LaPresse/AP) – La città di Ahvaz, in Iran, è quella con l’aria più inquinata al mondo, seguita da Ulan Bator, capitale della Mongolia, e Sanandaj, altra città iraniana. La più pulita invece, secondo il nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sull’inquinamento urbano, è Whitehorse, in Canada. Lo studio si basa su misurazioni effettuate in 1.100 città del mondo, di cui ha rilevato il livello di polveri sottili nell’aria, le particelle Pm10 dannose per gli umani il cui diametro aerodinamico è inferiore a 10 millesimi di millimetro.

Ahvaz, nel sudovest dell’Iran, si è aggiudicata il bollino nero con la media annuale di 372 microgrammi di Pm10 per metro cubo, dato elevatissimo rispetto al livello di 20 microgrammi raccomandato dall’Oms. Ulan Bator ne ha 279 microgrammi, seguita da Sanandaji con 254. Altre città con un’aria poco salubre sono Quetta in Pakistan, Kanpur in India e Goborone, capitale del Botswana.

La città in cui si respira meglio è la canadese Whitehorse, con una media annuale di soli 3 microgrammi di Pm10 per metro cubo. Subito dopo c’è Santa Fe, nel New Mexico, con 6 microgrammi di polveri sottili all’anno. Bene anche Washington con 18 microgrammi di Pm10 per metro cubo, e Tokyo e Parigi, con rispettivamente 23 e 38. I centri urbani più puliti, spiega l’Oms, devono ringraziare la bassa densità di popolazione, il clima favorevole e leggi più severe sull’inquinamento atmosferico.

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