Bujumbura (Burundi), 19 set. (LaPresse/AP) – Trentasei persone sono state uccise in un bar in Burundi da assalitori provenienti dal vicino Congo. L’attacco è avvenuto ieri sera a Gatumba, a ovest della capitale Bujumbura. Lo ha reso noto oggi il governatore della provincia Jacques Minami. Gli assalitori sono arrivati in Burundi dopo avere attraversato il fiume che divide lo Stato dal Congo. Secondo quanto riferito dal sopravvissuto Jackson Kobura, sono entrati nel bar con addosso delle tute mimetiche. “Uno di loro ha detto ‘uccidili, uccidili tutti. Assicurati che non ci siano sopravvissuti'”, ha raccontato Kobura, ferito allo stomaco durante l’attacco. Il presidente Pierre Nkurunziza ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale. In Burundi nel 2009 è terminata una guerra civile che durava da 16 anni, in seguito allo scioglimento degli ultimi gruppi di ribelli.

Intanto il portavoce dell’esercito del Congo, il colonnello Sylvain Ekenge, ha detto che gli assalitori non sono congolesi ma fanno parte delle Forze di liberazione nazionale (Fnl), l’ultimo gruppo ribelle del Burundi. Le forze congolesi, ha aggiunto Ekenge, avevano catturato alcuni combattenti burundesi al di là del confine negli ultimi mesi. “Sono loro – ha proseguito il portavoce – che spesso attaccano Gatumba e i dintorni. Anche se le autorità del Burundi li definiscono banditi, in questa foresta ci sono dei ribelli burundesi”.

Nel corso dell’anno ci sono state notizie secondo cui il gruppo ribelle Hutu, guidato da Agathon Rwasa, sarebbe presente nell’est del Congo e si starebbe preparando per una guerra in Burundi. In un rapporto diffuso a novembre dell’anno scorso le Nazioni unite avevano parlato di “multiple fonti affidabili” che riferivano della riorganizzazione dei ribelli in Congo.

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