Mosca (Russia), 7 set. (LaPresse/AP) – Un aereo Yak-42 con a bordo la squadra di hockey russa del Lokomotiv Yaroslavl si è schiantato durante il decollo dall’aeroporto di Yaroslavl, città sul Volga, a 240 chilometri a nordest di Mosca. Quarantatre persone sono morte, due soli i sopravvissuti. A bordo si trovavano 37 passeggeri e otto membri dell’equipaggio. L’aereo era diretto a Minsk, capitale della Bielorussia, dove domani il Lokomotiv avrebbe dovuto giocare contro la Dinamo Minsk nel match di apertura della Kontinental Hockey League, campionato a cui partecipano squadre di Russia, Bielorussia, Kazakistan, Lettonia e Slovacchia.
I due sopravvissuti sono un assistente di volo e il giocatore russo Alexander Galimov. Tra i morti già identificati ci sono tre giocatori del Lokomotiv cechi (Josef Vasicek, Karel Rachunek e Jan Marek), il portiere svedese Stefan Liv, il difensore lettone Karlis Skrastins, l’allenatore canadese Brad McCrimmon, lo slovacco Pavol Demitra e il bielorusso Ruslan Salehi.
Il Lokomotiv Yaroslavl è una potenza russa dell’hockey su ghiaccio. Lo scorso anno ha chiuso in terza posizione la Kontinental Hockey League, campionato È allenata dal canadese Brad McCrimmon e nelle sua fila giocano diverse star internazionali, come lo svedese Stefan Liv e i cechi Josef Vaicek e Jan Marek. Il Lokomotiv ha vinto tre volte il campionato di lega russo, nel 1997, nel 2002 e nel 2003.
Dopo lo schianto dell’aereo con a bordo la squadra russa di hockey su ghiaccio del Lokomotiv, il primo ministro Vladimir Putin ha immediatamente inviato il ministro dei Trasporti sul luogo dell’incidente, a 15 chilometri a est di Yaroslavl. Il presidente Dmitry Medvedev ha spiegato che gli aerei dell’epoca sovietica saranno messi fuori servizio dal prossimo anno. Non sono ancora chiare le cause dell’incidente, ma si sa che al momento del decollo le condizioni meteo erano buone. C’era sole e buona visibilità.
Gli Yak-42, aerei a corto e medio raggio, sono in servizio dal 1980 e decine di esemplari sono ancora utilizzati da compagnie russe e non solo. A giugno un altro aereo passeggeri russo, un Tu-134, si è schiantato nella città nordoccidentale di Petrozavodsk, uccidendo 47 persone. La responsabilità dello schianto è stata attribuita a un errore del pilota.
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