Kuala Lumpur (Malesia), 6 set. (LaPresse/AP) – Circa 300 gatti sono stati maltrattati in due centri per la cura degli animali domestici in Malesia, portando i loro padroni e diversi attivisti a chiedere leggi più severe per crudeltà contro gli animali. I felini, accolti in due strutture apparentemente adibite alla loro cura nello Stato centrale di Selangor, sono stati trovati quasi morti di fame e rinchiusi in gabbie piene di escrementi. I padroni li avevano lasciati per tornare nelle loro città di origine e celebrare la festività musulmana di Id al-fitr. Alcuni volontari hanno fatto irruzione nei due centri domenica scorsa scoprendo i gatti maltrattati. Dei circa 300 lasciati dai padroni, almeno 12 sono morti e molti altri scomparsi. Christine Chin della Malaysian society per la prevenzione delle crudeltà sugli animali ha riferito che il caso ha spinto gli attivisti a chiedere pene più dure per crimini simili.

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