Santiago (Cile), 10 ago. (LaPresse/AP) – Almeno 273 persone sono state arrestate, 73 delle quali a Santiago, e 23 poliziotti sono stati feriti durante le manifestazioni di studenti e professori in varie città del Cile. Lo ha fatto sapere Rodrigo Ubilla, vice ministro dell’Interno del Paese. Cinque giorni fa durante una manifestazione vietata la polizia arrestò circa 900 persone. I dimostranti chiedono che la spesa per la scuola aumenti e che sia assicurata una educazione “libera ed egualitaria”. Come nelle precedenti dimostrazioni, gli studenti hanno iniziato le marce in modo pacifico, sfilando e danzando, ma gruppi mascherati hanno poi dato via alle violenze, tentando di sfondare le barriere della polizia per farsi strada verso il palazzo presidenziale. Auto sono state date alle fiamme, negozi saccheggiati, finestre rotte con lanci di sassi, mobili gettati nelle strade. La polizia ha usato gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per respingere i dimostranti. Secondo la presidente dell’unione studentesca universitaria, Camila Vallejos, circa 150mila persone hanno preso parte alle manifestazioni nella capitale, che non ha potuto sfilare nella strada principale perché il governo ha negato il suo permesso. Ubilla ha invece fornito un bilancio minore, tra 70mila e 80mila studenti.

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