Manila (Filippine), 9 ago. (LaPresse/AP) – Dopo che per mesi è stata bersaglio di proteste e atti di vandalismo, è stata chiusa nelle Filippine una mostra di arte contemporanea le cui opere affiancavano simboli del cattolicesimo a oggetti fallici. Gli ultimi a unirsi alla protesta sono stati il presidente Benigno Aquino II e la ex first lady Imelda Marcos. L’esibizione dell’artista contemporaneo Mideo Cruz, al Centro culturale delle Filippine, ha scatenato un aspro dibattito, ma anche atti di violenza e minacce. Vandali hanno rimosso un pene di legno da un poster che rappresentava Gesù Cristo, mentre tra le altre opere ci sono un pene appeso a una croce di legno e una scultura di Gesù in veste di Topolino. Dall’inaugurazione a giugno, gli organizzatori hanno ricevuto email di minacce e di dichiarazioni d’odio contro l’artista. Anche leader politici e religiosi hanno condannato la mostra e il presidente del Paese l’ha definita offensiva per l’85% dei filippini che sono di religione cristiana come lui.

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