Bengasi (Libia), 2 ago. (LaPresse/AP) – I familiari del leader dei ribelli libici Abdel-Fattah Younis, assassinato la scorsa settimana a Bengasi, hanno chiesto l’apertura di un’indagine e di rapidi processi agli autori dell’omicidio. Nel frattempo i vertici della ribellione libica continuano a sostenere che l’assassinio di Younis sia opera del regime di Muammar Gheddafi. Diversi testimoni sostengono tuttavia che Younis, che era ministro dell’Interno di Gheddafi prima di disertare, sia stato ucciso da altri ribelli. Il figlio e il nipote di Younis hanno incolpato alcuni “traditori” all’interno della Libia dell’est, in mano ai ribelli. I due hanno entrambi parlato all’Associated Press ieri sera. Il figlio di Younis, Moatasim Abdul Fatah, afferma che “alcuni individui tra di noi” hanno eseguito l’omicidio, “in primo luogo per fermare la ribellione e secondariamente per incitare alla violenza nelle città liberate”.
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