Pechino (Cina), 31 lug. (LaPresse/AP) – Le autorità cinesi si sono scusate per aver chiesto agli avvocati di non aiutare le vittime dell’ultimo mortale incidente tra treni senza prima ottenere il permesso. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua, gli studi legali di Wenzhou, città dell’incidente, hanno ricevuto “un avviso urgente” a nome dell’ufficio giudiziario locale, in cui s’invitano gli avvocati a denunciare qualsiasi richiesta di appoggio. L’autorizzazione sarebbe necessaria, riferisce sempre Xinhua perché “l’incidente è un’importante questione che riguarda la stabilità sociale”.
Il 23 luglio un treno proiettile si è scontrato con un altro che aveva perso potenza a causa di un fulmine. Sei carrozze sono deragliate, 40 persone sono morte e 190 sono rimaste ferite. Dopo una protesta scoppiata su internet, l’ufficio giudiziario locale, organo del governo che supervisiona il lavoro degli studi legali, ha negato di aver emesso il bando: sarebbe stata l’associazione degli avvocati della città a farlo in suo nome. I due organi spesso diffondono dichiarazioni congiunte, si è giustificato il direttore dell’ufficio giudiziario Liu Xianping, ma questa volta l’associazione avrebbe agito senza la sua autorizzazione. Si è quindi scusato con il pubblico per la “supervisione lassista”.
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