Londra (Regno Unito), 13 lug. (LaPresse/AP) – Una “tempesta di fuoco” ha avvolto parte dei media e della polizia britannica e chi ha commesso crimini deve risponderne davanti alla legge. Così il primo ministro britannico David Cameron, che oggi ha parlato in Parlamento a proposito dello scandalo delle intecettazioni illegali che ha travolto la News Corporation di Rupert Murdoch e in particolare il tabloid News of the World, chiuso la settimana scorsa. Cameron ha detto che “parlamentari e mezzi d’informazione devono essere più trasparenti”. Ha aggiunto che se Andy Coulson, ex direttore della rivista arrestato la settimana scorsa e suo ex portavoce, ha mentito sullo scandalo, allora deve essere rispondere delle proprie azioni in tribunale. Il primo ministro ha inoltre annunciato che “fornirà prove per l’inchiesta sulle intercettazioni se gli saranno richieste” e che “indagherà per verificare se siano stati intercettati anche i cellulari delle vittime degli attentati dell’11 settembre 2001” a New York. Il quotidiano Daily Mirror aveva infatti riferito che alcuni giornalisti avrebbero contattato un investigatore privato negli Stati Uniti, per cercare di accedere ai dati dei cellulari di alcune delle vittime dell’11 settembre. Cameron ha detto ai deputati britannici che controllerà se le accuse sono vere.

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