Beirut (Libano), 8 lug. (LaPresse/AP) – Almeno 13 persone sono state uccise in Siria e altre 40 sono rimaste ferite nell’ennesima repressione delle proteste scoppiate oggi in tutto il Paese dopo la tradizionale preghiera del venerdì. L’attivista per i diritti umani Ammar Qurabi ha riferito che le forze di sicurezza hanno ucciso tre manifestanti a Maaret al-Numan, città sulla strada che collega la capitale Damasco al secondo centro urbano del Paese, Aleppo. Altre dieci persone sono morte in diverse città, di cui una a Damasco, sei a Dumair, sobborgo della capitale, e tre a Homs, nel centro della Siria. La televisione di Stato ha annunciato che le vittime a Damasco e Homs sono state causate da cecchini “di bande armate”.
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