Berna (Svizzera), 29 giu. (LaPresse/AP) – Il governo svizzero ha rinunciato al piano di imporre regole più rigide per il suicidio assistito, dichiarando che la normativa attuale dà garanzie sufficienti per prevenire abusi. In Svizzera è legale il “suicidio assistito passivo”, in cui una persona può fornire a un’altra i mezzi necessari per togliersi la vita a patto che chi aiuta non ne tragga benefici. Alcuni gruppi di pressione all’estero avevano fatto appello alle autorità della Svizzera per vietare quello che viene definito “il turismo del suicidio” e prevenire che cittadini stranieri vengano assistiti da organizzazioni come Dignitas, che aiutano chi vuole togliersi la vita. Secondo il governo di Berna, tuttavia, la legge attuale garantisce un equilibrio tra la protezione di persone vulnerabili e la salvaguardia del loro diritto all’autodeterminazione.
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