Bruxelles (Belgio), 22 giu. (LaPresse/AP) – L’Unione europea potrà riprendere le esportazioni di vegetali in Russia grazie alla risoluzione della disputa sulla gestione della crisi alimentare scatenata dall’epidemia del batterio dell’E. coli. Mosca aveva infatti bloccato le importazioni di prodotti dall’Unione a inizio giugno per evitare la diffusione della malattia anche nell’est. Il provvedimento era stato definito “sproporzionato e fuori luogo” da esponenti del blocco dei 27. Grazie alla decisione presa oggi, gli Stati membri potranno riprendere immediatamente a esportare vegetali se dimostreranno che i loro prodotti non sono contagiati dal cosiddetto batterio killer. Quando non ci saranno nuovi casi di malattia per almeno dieci giorni nell’Unione europea, le esportazioni non necessiteranno più di certificazioni specifiche. L’epidemia, generata da germogli di vegetali provenienti da una fattoria biologica tedesca del nord del Paese, ha provocato 40 vittime, di cui 39 in Germania e una in Svezia. In un primo momento le autorità tedesche avevano indicato i cetrioli spagnoli come possibile fonte del contagio.
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