New York (New York, Usa), 21 giu. (LaPresse/AP) – L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità il secondo mandato come segretario generale per il sudcoreano Ban Ki-moon. I 192 Paesi membri lo hanno scelto per un altro quinquennio, a partire dal primo gennaio. Ban si è impegnato a mantenere l’organismo come un “costruttore di ponti” in un tempo di cambiamenti globali. I maggiori apprezzamenti gli sono valsi per il suo impegno a proposito di cambiamento climatico, disarmo nucleare e questioni femminili, per il suo deciso sostegno ai movimenti pro-democrazia in Nord Africa e Medioriente e per l’intervento in Costa d’Avorio e Libia.

Il segretario generale è stato applaudito a lungo quanto il presidente dell’Assemblea, Joseph Deiss, ha battuto il martelletto e proclamato la nuova nomina. Ban ha annunciato questo mese di intendere assumere un secondo mandato, non ha incontrato opposizione ed è stato sostenuto dal Consiglio di sicurezza venerdì scorso. Dopo il voto di questa sera, il segretario è stato scortato al podio dove Deiss ha detto, rivolto a lui: “In un contesto internazionale complesso e difficile, lei ha rafforzato il ruolo e la visibilità delle Nazioni Unite adottando misure per riforme, lanciando iniziative entusiasmanti e innovative, chiedendo in modo fiducioso e costante il rispetto dei diritti umani, delle leggi e degli altri valori radicati nel nostro Statuto”.

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