Breslavia (Polonia), 16 set. (LaPresse/AP) – “Sfortunatamente, non penso che riusciremo a trovare una soluzione” nell’incontro di oggi in merito alle garanzie per i prestiti alla Grecia chieste da Helsinki. Il commento del ministro dell’Economia finlandese Jutta Urpilainen è il primo che arriva da Breslavia, in Polonia, dove si tiene l’incontro dei ministri dell’Economia dell’eurozona. Gli inviati discuteranno lo sblocco del nuovo pacchetto di salvataggio dal valore di 109 miliardi di euro destinato ad Atene, dopo che la Finlandia ha minacciato di ritirarsi dalle trattative se non riceverà in cambio garanzie.

Ho proposto un modello in cui collaterali saranno assicurati a chiunque ne faccia domanda, ha informato poco dopo il ministro delle Finanze austriaco Maria Fekter. Anche Vienna e Copenaghen, sulla scia di Helsinki, hanno infatti espresso la pretesa di presupposti simili. Fekter si è detta ottimista in merito all’erogazione del secondo pacchetto, ma non ha escluso l’ipotesi default: “Se (concedere prestiti di salvataggio) diventasse improvvisamente più costoso dell’alternativa – ha detto – dovremmo allora pensare all’alternativa”. Al memento, ha comunque aggiunto, “non è ancora questo lo scenario”.

Intanto a fine mese dovrebbero arrivare in Grecia 8 miliardi, sesta rata del primo pacchetto, quello da 110 miliardi approvato lo scorso anno. Evangelos Venizelos, ministro delle Finanze greco, ha difeso gli sforzi fatti dal suo Paese per ridurre il deficit, ha invitato gli altri Stati dell’eurozona a chiarire le questioni ancora aperte che ritardano il via libera al nuovo pacchetto e ha quindi introdotto un altro argomento che sarà trattato al vertice di oggi, ovvero il potenziamento del fondo di salvataggio della regione, già deciso in un incontro di luglio a Bruxelles. “Siamo sulla buona strada per attuare il programma – ha detto Venizelos – e crediamo che la messa in atto delle decisioni prese il 21 luglio sia l’unico modo per andare avanti. Non solo per la Grecia, ma per tutta l’eurozona”.

Molte saranno le questioni sul tavolo, tutte comunque finalizzate a trovare soluzioni alla crisi in Europa e tranquillizzare i mercati. Sarà per questo presente anche il segretario del Tesoro Usa Timothy Geithner ed è la prima volta che un ministro delle Finanze statunitense prende parte a una simile riunione, segno appunto del crescente interessamento di Washington alla situazione economica d’oltre oceano.

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