Pechino (Cina), 18 lug. (LaPresse/AP) – Il totale degli scambi tra Cina e Africa ha raggiunto lo scorso anno il nuovo record di 166 miliardi di dollari. È quanto ha scritto il ministro del Commercio cinese Chen Deming sul quotidiano China Daily. Gli investimenti diretti cinesi in Africa, si legge, hanno toccato i 14,7 miliardi di dollari alla fine del 2011, con un incremento del 60% rispetto a due anni prima. L’articolo di Chen saluta l’arrivo a Pechino dei leader africani, nella capitale cinese per due giorni di colloqui finalizzati a espandere la cooperazione tra le regioni. Presenti alla cerimonia di apertura dell’incontro, il capo delle Nazioni unite Ban Ki-moon e il presidente cinese Hu Jintao.

La stretta collaborazione tra le parti, ha scritto Chen, ha permesso a entrambi di superare la crisi globale del 2008: “Come risultato, la cooperazione commerciale ed economica ha visto una crescita più rapida in aree più vaste e in forme più diversificate, portando benefici tangibili al popolo cinese e a quello africano”.

La Cina è emersa come il principale partner commerciale dell’Africa e una grande fonte di investimenti per lo sviluppo delle infrastrutture, grazie ai miliardi di dollari versanti per ammordernare strade e il settore energetico in tutto il continente. La sua presenza ha tuttavia anche suscitato preoccupazioni sulle condizioni di lavoro e altri abusi legati alla corruzione. A maggio, il ministro del Lavoro dello Zimbabwe ha detto che il governo stava indagando sulle denunce di abusi presentate dai dipendenti nei confronti dei datori di lavoro cinesi. In Zambia, da anni si parla di accuse simili. Human Rights Watch ha segnalato in un rapporto di novembre che, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni, le condizioni di sicurezza e di lavoro nelle miniere di rame di proprietà di cinesi in Africa sono peggiori che in altri siti sempre gestiti da stranieri e i dirigenti delle miniere cinesi spesso violano le normative governative.

La settimana scorsa in un discorso sulle relazioni con l’Africa, il vice ministro degli Esteri cinese Zhai Jun ha replicato ai critici sulla crescente influenza della Cina in Africa e negato che Pechino stia praticando una nuova forma di colonialismo. Invece, ha notato, il sostegno economico e politico che la Cina sta dando ai Paesi africani non ha mai avuto precedenti da parte di una potenza occidentale: “Siamo pienamente al fianco dei Paesi africani nella difesa della sovranità e della dignità e nell’esplorazione di percorsi di sviluppo. L’ordine politico ed economico ingiusto e irragionevole – ha notato il vice ministro – è ancora un ostacolo che impedisce lo sviluppo economico dell’Africa”.

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