A pesare su questo giudizio, rimasto invariato, il sostegno di Bce e Ue al Belpaese

L'agenzia Moody's ha confermato il rating Baa3 con outlook stabile per l'Italia. A pesare su questo giudizio rimasto invariato il sostegno di Bce e Ue di cui il Belpaese sarà un "beneficiario chiave". A maggio, nel clou della prima ondata di coronavirus, l'agenzia internazionale aveva aggiornato il suo calendario e rinviato a sorpresa il suo giudizio sull'Italia, lasciando il rating a Baa3 con outlook stabile, solo di un gradino superiore al livello junk, cioè 'spazzatura'.

"Nel breve termine l'outlook per la crescita dell'Italia resta determinato dalla pandemia", secondo Moody's. "Dopo una profonda contrazione nella prima metà dell'anno quando il PIL si è ridotto dell'11,6% (rispetto al quarto trimestre del 2019), la crescita economica è rimbalzata fortemente del 16,1% nel terzo trimestre, riflettendo principalmente un forte ripresa nel settore manifatturiero". "Da allora- sottolinea Moody's- l'aumento dei tassi di contagio e la reintroduzione delle limitazioni alla mobilità hanno aumentato i rischi al ribasso e possono ritardare la ripresa nel 2021".

Una crescita maggiore nei prossimi anni – spiega l'agenzia di rating internazionale – aiuterà una riduzione del deficit e del debito, che è atteso salire quest'anno, per arrivare vicino al 160%. Il deficit è previsto in calo dall'11,4% del 2020 al 7% del prossimo anno. Per Moody's, "mentre la crescita rimarrà una sfida a medio termine, l'economia italiana dovrebbe riprendersi dalla profonda contrazione indotta dalla pandemia nella prima metà dell'anno. L'aumento dei tassi di contagio recente potrebbe ritardare la ripresa nel 2021, ma l'orientamento favorevole alla politica monetaria della Bce e i fondi dell'Ue per la ripresa forniranno un importante sostegno all'economia nei prossimi anni".

Nei giorni scorsi altre agenzie hanno rilasciato il loro giudizio sull’Italia. Il 23 ottobre Standard and Poor’s ha addirittura rialzato l'outlook dell'Italia da 'negativo' a 'stabile' e ha confermato il rating sovrano, mantenendolo a ‘BBB’, due gradini sopra il livello di junk bond, quello speculativo (da BB in giù). Questo nonostante la difficile situazione economica legata alla pandemia Covid e il peggioramento dei conti pubblici.

C'è attesa a questo punto per il 4 dicembre con il verdetto di Fitch, forse il giudizio più atteso visto che lo scorso 28 aprile, considerando le gravi ricadute della pandemia sull’economia, aveva deciso di abbassare il rating “Bbb” a “Bbb-”, appena un gradino sopra il livello junk. Sul mercato dei titoli di Stato, lo spread tra Btp e Bund tedesco, ha chiuso in calo a 123 punti base, con il rendimento del titolo italiano a 10 anni allo 0,61% sul mercato secondario.

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