Roma, 3 gen. (LaPresse) – E’ stato sottoposto a sequestro l’oleodotto Civitavecchia-Seram utilizzato per l’approvvigionamento di jet fuel all’Aeroporto di Roma Fiumicino. Il provvedimento è stato ordinato dalla Procura di Civitavecchia. Immediata la reazione del Wwf che in una nota ha elogiato la magistratura per l’azione sull’oleodotto “che due mesi fa ha prodotto gravi danni ambientali nella zona di Fiumicino”. “Lo sversamento di cherosene – prosegue l’associazione ambientalista – è stato un ‘crimine di natura’ che potrebbe ripetersi vista la mancanza di adeguati sistemi di sicurezza e monitoraggio di questo come di molti altri impianti simili”.

E’ arrivata subito anche la nota dell’Eni, che ha precisato come la condotta in questione sia “conforme alla normativa vigente ed è in sicurezza”. Secondo la società, “lo sversamento avvenuto agli inizi di novembre che ha interessato le aree di Palidoro e Maccarese, è stato provocato da un duplice tentativo di furto”. L’Eni, in quanto parte lesa, si costituirà parte civile nel procedimento giudiziario. La società, inoltre, sta valutando tutte le possibili opzioni per garantire l’approvvigionamento dell’Aeroporto di Fiumicino in sicurezza. Eni ha deciso inoltre di accelerare l’implementazione del nuovo sistema di controllo vibro-acustico (eVPMS) di sua proprietà. Il sistema, sostiene l’azienda, permette di rilevare in tempo reale la presenza di perdite dall’oleodotto, localizzandone con precisione il punto e permettendo così di intervenire subito.

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