Il sussidio partirà da aprile 2019, ma non potrà percepirlo chi si è dimesso. Da due a sei anni di carcere per chi dichiara il falso. I dipendenti pubblici potranno andare in pensione con le nuove regole dal primo agosto

Un progetto economico e sociale di cui il governo è fiero. Con queste parole il premier Giuseppe Conte ha aperto la conferenza stampa con cui il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decretone con le disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. "Sono due misure che non rispondono a estemporanee promesse in campagna elettorale – sottolinea il presidente del Consiglio – ma costituiscono un progetto che riguarda 5 milioni di persone in condizioni di povertà e un milione di persone che andranno in anticipo in pensione. Questo governo le promesse le mantiene, sono specifici impegni fatti al popolo italiano". 

"Sono sinceramente onorato da ministro a 32 anni di poter firmare questo decreto", esulta il ministro del Lavoro Luigi di Maio. "Le coperture c'erano, e tutti quelli che ci avevamo detto che non si poteva fare dico che in sette mesi l'abbiamo fatto: oggi fondiamo un nuovo walfare state". Soddisfatto anche il ministro degli Interni Matteo Salvini: "Più di così in sette mesi era difficile fare: sono davvero felice di poter passare dalle parole ai fatti".

Poi si passa alla spiegazione dei provvedimenti, con tanto di slide. Al pentastellato spetta il reddito di cittadinanza, quota 100 al leghista. 

Il sussidio partirà da aprile, ma non per chi si è dimesso, è detenuto o ricoverato per lunga degenza. Chi froda rischia dai due ai sei anni di carcere ed entro un anno dalla prima erogazione, il beneficiario deve accettare la prima offerta di lavoro congrua entro 12 mesi. Previsti anche sgravi per chi assume e bonus per chi avvia un'attività in proprio. Per quanto riguarda la quota 100, i dipendenti statali potranno usufruire del nuovo trattamento pensionistico a partire dal primo agosto e non potranno cumularlo con altre forme di reddito. Ecco tutte le novità:

Reddito di cittadinanza. È istituito a decorrere dal mese di aprile 2019 "quale misura unica di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale, a garanzia del diritto al lavoro, nonché a favorire il diritto all'informazione, all'istruzione, alla formazione, alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all'inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro", si legge nel decreto. Ma, sottolinea Di Maio, "non è assenzialismo".

I patti e la decadenza del sussidio. "Se sei adeguatamente formato devi assolutamente sottoscrivere il 'patto per il lavoro', ti prendi degli impegni con lo Stato, se non li rispetti decade il Reddito. Se non sei formato c'è il 'patto della formazione'. Se non sei in condizione di lavorare sottoscrivi il patto per l'inclusione sociale. Verrà chiesto di partecipare a 8 ore di lavori o progetti di pubblica utilità", ha spiegato Di Maio. "Tutti coloro che non sottoscrivono i patti, non partecipano alle iniziative, forniscono dati falsi, rifiutano la terza offerta congrua, non partecipano alle iniziative e non presentano giustificazione, non aderiscono ai progetti utili decadono".

Chi non ne ha diritto. Non hanno diritto al reddito di cittadinanza i nuclei familiari che hanno tra i componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa; i soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, nonché coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica. Nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avente piena disponibilità di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc, nonché motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente.

Proposte di lavoro. Il beneficiario del reddito di cittadinanza deve accettare almeno una di tre offerte di lavoro congrue; in caso di fruizione del beneficio da oltre 12 mesi, incluso il caso di rinnovo del beneficio, deve essere accettata, a pena di decadenza dal beneficio, la prima offerta utile di lavoro congrua. In particolare, è definita congrua un'offerta esclusivamente nel caso in cui nel nucleo familiare non siano presenti componenti di minore età ovvero componenti con disabilità, come definita a fini ISEE, ovunque nel territorio italiano nel caso di rinnovo; in tal caso, il beneficiario del Rdc che accetta l'offerta, continua a percepire il beneficio economico del Rdc per i successivi tre mesi dall'inizio del nuovo impiego, a titolo di compensazione per le spese di trasferimento sostenute.

"Non converrà rifiutare la prima offerta di lavoro, perché dalla seconda e la terza si va sempre più lontano. Se ci sono minori o disabili nel nucleo famigliare però non si andrà oltre 250 km", spiega ancora Di Maio. E avvisa i furbetti: "Abbiamo le norme Anti-divano che non permettono a nessuno di abusare del reddito di cittadinanza".

Come richiederlo. "Per febbraio-marzo noi saremo pronti a pubblicare il sito internet per le documentazioni che bisogna preparare" per richiedere il reddito di cittadinanza "e il sito da marzo sarà pronto a recepire domande: non bisogna andare innessuno sportello, ma se non si ha dimestichezza con i siti web, si può andare ad uno sportello alle Poste o all'Inps.L'Inps verifica se si è in posseso dei requisiti" per ricevere il reddito ha assicurato Di Maio.

Carta e prelievo. Il beneficio economico del reddito di cittadinanza ndr è erogato attraverso la Carta Rdc. Questa permette di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore ad euro 100,00 per un singolo individuo.

Misure non monetarie. Possono prevedersi anche misure non monetarie ad integrazione del Rdc, quali misure agevolative per l'utilizzo di trasporti pubblici, di sostegno alla casa, all'istruzione e alla tutela della salute.

Carcere per chi froda. Chiunque, al fine di ottenere o mantenere il beneficio, mediante l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente il RdC è punito con la reclusione da due a sei anni. Alla condanna in via definitiva consegue la revoca del beneficio con efficacia retroattiva. Il beneficiario dichiarato decaduto è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente percepito. Il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi dieci anni dalla condanna.

Fine del Rei. A decorrere dal mese di marzo 2019, il Reddito di inclusione (Rei) non può essere più richiesto e a decorrere dal successivo mese di aprile non è più riconosciuto. Per coloro ai quali il Reddito di inclusione sia stato riconosciuto in data anteriore al mese di aprile 2019, il beneficio continua ad essere erogato per la durata inizialmente prevista

Quota 100. I dipendenti pubblici che maturano entro il 31 dicembre 2018 i requisiti previsti dal comma 1, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dal 1° luglio 2019. Quelli che maturano entro la data di entrata in vigore del presente decreto i requisiti previsti dal comma 1, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico dal 1° agosto 2019. Per chi matura i requisiti dal giorno successivo alla data di entrata in vigore del decreto i requisiti il diritto all'assegno pensionistico scatta dopo sei mesi dalla data di maturazione dei requisiti.  

Beneficio non cumulabile. La pensione quota 100 non è cumulabile, a far data dal primo giorno di decorrenza della pensione e fino alla maturazione dei requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale nel limite previsto dalle disposizioni vigenti.

Tfs immediato. Per il personale della pubblica amministrazione nonché per il personale degli enti pubblici di ricerca, cui è liquidata la pensione quota 100, l'indennità di fine servizio comunque denominata è corrisposta al momento in cui il soggetto avrebbe maturato il diritto alla corresponsione della stessa. Per le modalità di erogazione senza oneri a carico della finanza pubblica, servirà poi un Dpcm su proposta del ministro della Pa di concerto con MEF e Ministero del Lavoro. 

"Tutti pensionati pubblici, e non solo quelli di quota 100, dal 2019 in poi, potranno avere subito quello che è loro", ottenendo al momento della pensione un anticipo del Tfr fino alla cifra di 30mila euro ha detto Salvini.

Clausola di salvaguardia. L'Inps provvede, con cadenza bimestrale per il 2019 e trimestrale per gli anni seguenti, al monitoraggio del numero di domande per pensionamento accolte in relazione alle misure di cui agli articoli 14, 15 e 16, inviando entro il 10 del mese successivo al periodo di monitoraggio, la rendicontazione dei relativi oneri al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell'economia e delle finanze. Nel caso in cui emerga il verificarsi di scostamenti, anche in via prospettica, di fatto scattano dei tagli al Ministero del Lavoro. 

Vertici Inps e Inail. Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono nominati i Presidenti di INPS e INAIL. Il Consiglio di amministrazione di INPS e INAIL, è ripristinato nelle funzioni di cui all'articolo 3, comma 5, del decreto legislativo 30 giugno 1994, ed è composto dal Presidente e da quattro componenti.

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