Manovra, Landini: "Sciopero? Non escludiamo nulla"

Non escludiamo nulla. Intanto oggi vogliamo dimostrare che c’è una parte molto importante di questo Paese che, come nelle settimane scorse, scende in piazza e chiede dei cambiamenti”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, alla partenza della manifestazione ‘Democrazia al lavoro’, rispondendo a chi gli chiedeva se ci sarà uno sciopero contro la manovra. “Se non saremo ascoltati e se nel Parlamento e nel Governo non accetteranno di modificare radicalmente quella che è una legge che noi consideriamo sbagliata, valuteremo e non escludiamo assolutamente nulla. Di sicuro non finisce qui la nostra mobilitazione se le cose non cambiano”. “In tutto il mondo è stata lanciata una campagna dal sindacato mondiale che dice no al riarmo in qualsiasi paese – aggiunge Landini – oggi non è il momento di aumentare la spesa in armi, ma quello di fermare le guerre e investire per lavoro, salute, istruzione e gestire il cambiamento climatico”. Per il sindacalista “la follia è che il governo può dire che il nostro paese va sotto il 3% grazie ai 25 miliardi di tasse in più pagati dai lavoratori dipendenti e pensionati”, denunciando come “anziché ridare indietro queste tasse”, in realtà “il governo usa quel contributo per aumentare la spesa in armi”. Landini, per questi motivi, definisce “una follia” questa “scelta totalmente inaccettabile”.