Caldo record, da Glovo bonus economico per rider che lavorano con 40°C

Caldo record, da Glovo bonus economico per rider che lavorano con 40°C
Piazza XIV Maggio. Riders di Glovo Uber Eats e Just Eat attendono il loro turno. – Cronaca – Milano, Italia – Mercoledì 13 maggio 2024 (Foto Alessandro Cimma/Lapresse) Piazza XIV Maggio. Glovo Uber Eats and Just Eat riders await their turn. – News – Milan, Italy – Wednesday 13 May 2024 (Photo Alessandro Cimma/Lapresse)

Le cifre sono molto basse: una consegna base prevede 2,5 euro di pagamento, quindi si tratta di 20 centesimi per lavorare a 40 gradi

Mentre molte Regioni italiane si stanno dotando di ordinanze per bloccare i lavoratori più esposti al caldo nelle ore più calde della giornata, Glovo ha proposto ai suoi rider un bonus caldo a seconda della temperatura. Ai rider Glovo è arrivata infatti una mail che parla di un bonus “del 2% per temperature tra 32°C e 36°C”, “del 4% per temperature tre i 36°C e i 40°C” e “dell’8% per temperature superiori a 40%”. Il contributo dovrebbe essere valido dal 1 luglio al 31 agosto 2025 e l’azienda scrive che serve “per l’acquisto di crema solare, sali minerali e acqua”. Il bonus è in percentuale sugli ordini completati: considerando circa 2,5 euro a consegna si parla di un bonus di 5, 10 o 20 centesimi. La notizia è stata anticipata dal Fattoquotidiano.it.

La Nidil Cgil dichiara che nei giorni scorsi “si è tenuto un confronto tra la Nidil Cgil e la piattaforma Glovo sul tema della sicurezza sul lavoro durante i mesi estivi, in particolare in relazione ai rischi derivanti dalle alte temperature”.

I sindacati: “Azienda corregga subito comunicazione, ha il dovere di tutelare i rider”

“Abbiamo ritenuto grave il messaggio implicito di questa comunicazione, che rischia di trasformare un pericolo per la salute in un incentivo economico”. Così la Nidil Cgil in una nota, in merito alla comunicazione della piattaforma Glovo ai rider che prevede un bonus crescente per i rider che lavorano con temperature estreme, tra i 32°C e i +40°C.

“Per questo motivo, abbiamo inviato una lettera formale a Glovo, sottolineando che nessun compenso può giustificare il lavoro in condizioni di rischio estremo; i rider che lavorano in bicicletta o in scooter sono esposti direttamente al sole, spesso senza possibilità di riparo; il D.lgs. 81/2008 impone all’azienda l’obbligo di valutare e prevenire tutti i rischi per la salute, incluso lo stress termico – scrive il sindacato – Abbiamo quindi chiesto all’azienda di correggere immediatamente la comunicazione, chiarendo che: in caso di ondate di calore con livello ‘ALTO’, l’attività deve essere sospesa; la salute viene prima dei bonus; Glovo deve applicare tutte le misure di tutela previste dalla normativa vigente. Siamo in attesa di un riscontro da parte dell’azienda e ci impegniamo a monitorare costantemente la situazione, in contatto diretto con i rider”.

Grimaldi (Avs): “Pericolosissimo incentivare a lavorare col caldo, governo intervenga”

“Bonus per chi lavora col caldo tropicale di questi giorni? Glovo dovrebbe introdurre delle fasce orarie in cui non si lavora, a parità di salario. Non incentivare i rider a mettersi in pericolo per un ritorno economico”. Lo afferma Marco Grimaldi di Avs.”Nessun compenso – prosegue il vicecapogruppo dei deputati di Avs – ripaga rischi estremi per la salute. Basta cottimo, basta sfruttamento. Il Governo – conclude Grimaldi – intervenga”.

La Regione Piemonte poco dopo annuncia: “Allargata ordinanza anti-caldo”

Il Piemonte allarga ai rider le misure previste dall’ordinanza anti-caldo che regola le condizioni di lavoro in situazioni di esposizione diretta e prolungata al sole. Ricompresi anche i lavoratori dei settori delle cave e della logistica. “Un anno fa siamo stati la prima Regione in Italia ad adottare un’ordinanza per regolare le attività in caso di esposizione al sole e alte temperature e oggi siamo i primi ad allargare l’ambito di applicazione a chi svolge consegne in città in bici o in scooter – dichiara il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio – E’ evidente che si tratta di un lavoro che per sua natura è svolto principalmente nell’orario dei pasti, e per il pranzo quindi in ore molto calde, ed è per questa ragione che all’ordinanza sono affiancate le indicazioni operative, predisposte dall’Ufficio prevenzione della Regione Piemonte, per svolgere il lavoro in sicurezza, adottando misure di riduzione del rischio. Ad esempio si suggerisce la fornitura, da parte dei datori di lavoro, di ‘strumenti’ di protezione dal caldo quali le bottigliette di acqua e sali minerali, l’uso di abbigliamento adeguato, turni e pause all’ombra. Si tratta di un gesto di civiltà e rispetto per le persone – conclude Cirio – anche perché nella maggior parte dei casi parliamo di piattaforme multinazionali che guadagnano risorse importanti, ma non sempre hanno dimostrato di dare le giuste attenzioni e tutele ai lavoratori” 

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