Per Stellantis meno 14%, per Volkswagen crollo del 40%, e per Mercedes utile in picchiata del 43%

Auto ancora in sofferenza. Tre grandi fabbriche europee presentano conti in calo nel primo trimestre 2025.

Con Stellantis in discesa del 14%, Volkswagen crolla a meno 40%, e Mercedes in picchiata con un meno 43%. A questo bisogna aggiungere che Stellantis sospende la guidance 2025 per le incertezze legate ai dazi voluti da Donald Trump.

Stellantis in discesa del 14%

Stellantis ha registrato ricavi netti di 35,8 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, con un calo del 14% rispetto al primo trimestre 2024, “dovuto principalmente alla diminuzione dei volumi, al mix geografico sfavorevole e alla normalizzazione dei prezzi“. Nei tre mesi chiusi il 31 marzo 2025, le consegne consolidate sono state di 1.217mila unità, con una diminuzione del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Mentre la guidance finanziaria di Stellantis è “sospesa per il 2025 a causa delle incertezze legate alle tariffe doganali“. 

Volkswagen crolla del 40,6%

Dopo un anno debole, Volkswagen – il più grande produttore automobilistico europeo – ha iniziato il 2025 con un crollo degli utili del 40,6% su base annua, attestandosi a 2,19 miliardi di euro nel primo trimestre. Oltre ai già noti oneri una tantum che ammontano a miliardi, ha influito negativamente anche il fatto che il gruppo ha guadagnato ancora una volta molto meno nell’importante mercato cinese con le sue joint venture. Volkswagen ha registrato una perdita maggiore nel settore delle batterie. Il fatturato del gruppo è invece aumentato di poco meno del 3%, raggiungendo i 77,6 miliardi di euro. Questioni come gli accantonamenti per la CO2 in Europa, la ristrutturazione della filiale software Cariad e le riserve per lo scandalo diesel hanno comportato costi speciali per circa 1,1 miliardi di euro, facendo scendere il risultato operativo di circa il 37% a 2,9 miliardi di euro. Il gruppo ha confermato le sue previsioni per l’anno in corso, che tuttavia non includono ancora gli effetti doganali della politica commerciale del presidente degli Stati Uniti.

Mercedes in picchiata del 43%

La debolezza dell’attività nell’importante mercato cinese sta causando problemi a Mercedes-Benz all’inizio dell’anno. Nel primo trimestre l’utile netto è sceso di quasi il 43% a 1,73 miliardi di euro. Il fatturato è sceso di ben il 7% a 33,2 miliardi di euro perché le vendite si sono ridotte a livello mondiale. Nell’attività ordinaria il risultato è sceso di quasi il 41% a 2,29 miliardi di euro a causa della difficile situazione. Nell’importante divisione autovetture, il margine di profitto operativo rettificato, molto apprezzato dagli investitori, si è ridotto di 1,7 punti percentuali, passando al 7,3%. Si è trattato di un calo inferiore a quello temuto dagli analisti. A causa dei dazi statunitensi sulle importazioni di autovetture, il Gruppo si aspetta un notevole aggravio dei profitti per quest’anno.

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