Ricerca dell'Osservatorio software & digital native innovation del Politecnico di Milano, oltre 26mila aziende e 300mila lavoratori
Software e Italia, un binomio che vale oltre 62 miliardi di fatturato per le imprese che hanno scelto di operare nel nostro Paese. E’ quello che emerge dalla prima edizione della ricerca dell’Osservatorio software & digital native innovation del Politecnico di Milano realizzata in collaborazione con AssoSoftware e presentata durante il convegno ‘Software is everywhere: nel cuore dell’industria digitale’.
Nel 2023 le oltre 26mila aziende che operano in Italia nell’ambito del software hanno impiegato un totale di oltre 300mila dipendenti e raggiunto quota 62,8 miliardi di fatturato, in crescita del +17,4% rispetto ai 12 mesi precedenti. Nonostante ben il 15% delle realtà attive sia classificata come startup innovativa e il settore risulti tra i primi sei nel Paese per investimenti in ricerca e sviluppo, il divario con le principali nazioni europee è ancora marcato: il peso del fatturato generato dalle aziende della filiera del software e dei servizi correlati rispetto al Pil si attesta infatti al 3%, meno della metà rispetto alla Francia.
“Il settore del software è fondamentale per la competitività dell’Italia nei mercati digitali in rapida evoluzione e il suo impatto economico e occupazionale cresce, sostenuto dalla maggiore presenza di provider tecnologici internazionali e da una crescente consapevolezza istituzionale. L’influenza del software non è solo diretta – afferma Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio software & digital native innovation – ma si estende alla digitalizzazione delle Pmi e all’innovazione nei modelli di business di settori tradizionali, dove vediamo emergere sempre più aziende native digitali”.
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