Il progetto anticipato al Forum di Cernobbio

“Lo sviluppo del nuovo nucleare in Italia – installando fino a 20 impianti Small Modular Reactor (SMR)/Advanced Modular Reactor (AMR) che possano soddisfare circa il 10% della domanda elettrica al 2050 – può abilitare un impatto economico complessivo per il Paese superiore a 50 miliardi di Euro (circa il 2,5% del PIL italiano del 2023) attivando fino a 117.000 occupati diretti, indiretti e indotti dal 2030-35 al 2050”.

È uno dei principali risultati emersi dallo studio “Il nuovo nucleare in Italia per i cittadini e le imprese: il ruolo per la decarbonizzazione, la sicurezza energetica e la competitività”, realizzato da Edison, Ansaldo Nucleare e TEHA Group e anticipato nell’ambito della 50esima edizione del Forum di Cernobbio “Lo Scenario di oggi e di domani per le strategie competitive” di TEHA, in una conferenza stampa cui hanno preso parte Valerio De Molli, ManagingPartner e CEO di The European House – Ambrosetti e TEHA Group, Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison, Daniela Gentile, Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare e Ferruccio Resta, Professore del Politecnico di Milano, Presidente della Fondazione Politecnico di Milano, della Fondazione Bruno Kessler e del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile e componente dell’Advisory board che ha supervisionato lo sviluppo della ricerca.

Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison, ha sottolineato l’importanza dei temi trattati dallo studio. “Il nuovo nucleare – ha detto – non è soltanto una risorsa preziosa per raggiungere gli obbiettivi di transizione energetica al 2050, ma costituisce una vera e propria occasione di rilancio industriale per il Paese, contribuendo a massimizzare la competitività di tutto il sistema. Lo studio condotto dimostra i benefici attivabili dal nuovo nucleare, un settore strategico dove l’Italia ha l’occasione di essere protagonista, se da subito viene definito un piano industriale di medio-lungo periodo per garantire un futuro energetico stabile, sicuro e competitivo per il nostro Paese”. Edison ha già mosso alcuni passi concreti per essere pronta. Edison è parte della Piattaforma Nazionale per un nucleare sostenibile, voluta dal MASE, e attraverso la sottoscrizione di molteplici intese siamo impegnati con i nostri partner a sviluppare le competenze necessarie e a individuare le soluzioni appropriate per l’adozione delle nuove tecnologie nucleari a beneficio degli obiettivi di decarbonizzazione e di sostenibilità economica e sociale per il sistema-Paese.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata