Il 9,6% del totale degli occupati tra i 20 e i 64 anni, dato superiore alla media europea del 7,1%

Quasi uno su dieci (il 9,6%) dei lavoratori italiani tra i 20 e i 64 anni ha lavorato per una media settimanale di 49 o più ore nel 2023, ovvero oltre l’orario consueto che oscilla tra 36 e 40 ore settimanali. Lo rileva l’Eurostat, ufficio statistico dell’Unione Europea. Il dato dell’Italia è superiore alla media del 7,1% dell’Ue

I paesi con orari più prolungati

In cima alla classifica della quota più alta di lavoratori con orari prolungati c’è la Grecia (11,6%), seguita da Cipro (10,4%) e Francia (10,1%). Italia quarta, seguita da Portogallo (9%) e Belgio (8,8%). Più indietro Spagna (6,7%), Paesi Bassi (5,9%) e Germania (5,4%). I tassi più bassi sono stati registrati in Bulgaria (0,4%), Lituania e Lettonia (1,1% ciascuno). Come spiega l’Eurostat, il tasso è più elevato tra i lavoratori autonomi (il 29,3% del totale della categoria) che tra i dipendenti (il 3,6% del totale). 

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