In occasione del 140esimo anniversario della fondazione della società, la più antica in Europa nel campo energetico

Edison e The European House – Ambrosetti hanno presentato al Forum di Cernobbio lo studio “verso la società del futuro: come vivremo, lavoreremo, ci relazioneremo e le energie della trasformazione”. Lo studio inaugura le celebrazioni del 140° anniversario della fondazione di Edison, la più antica società energetica europea che iniziò la propria attività a Milano nel dicembre 1883, dando avvio al processo di elettrificazione nel Paese e nel continente. La ricerca ha l’obiettivo di promuovere una riflessione strategica rispetto alle evoluzioni che plasmeranno la Società del Futuro. Le imprese stanno affrontando il cambiamento: quasi 1 azienda su 2 sta portando avanti investimenti e piani per declinare la transizione ecologica e per oltre il 60% l’innovazione tecnologica determinerà un incremento occupazionale Il settore energetico, primo settore economico in Europa e in Italia per intensità degli investimenti (pari al 39% del valore aggiunto generato) è fondamentale per abilitare il progresso sociale ed economico che porterà alla Società del Futuro sostenendo nuove filiere produttive e promuovendo modelli di coinvolgimento diffuso e responsabile e una transizione ecologica sostenibile e sicura. “La necessità di perseguire obiettivi di sostenibilità e inclusività rende infatti l’energia un fattore chiave per realizzare un futuro equo e rispettoso dell’ambiente: è sufficiente pensare che tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti dalle Nazioni Unite, 6 su 17 (e 28 target) sono direttamente impattati dall’energia. – ha sottolineato Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison al Forum di Cernobbio, commentando lo studio- Questo ruolo cruciale non farà che intensificarsi grazie alle frontiere aperte dalla ricerca, dall’innovazione e dagli investimenti: già oggi, infatti, l’energia è il primo settore economico a livello europeo e italiano per intensità degli investimenti (39% del valore aggiunto del settore in entrambi i casi, per un valore complessivo di 90 miliardi dell’Unione Europea)”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata