Le due realtà hanno organizzato l’evento “Moving minds! Global education for the young people” a Milano
Intesa Sanpaolo affianca la Fondazione Intercultura da oltre 20 anni nella promozione dei programmi di mobilità studentesca internazionale. Grazie al sostegno del Gruppo, 800 studenti provenienti da tutta Italia e dall’estero hanno potuto partecipare ai programmi di studio in diversi paesi del mondo. Quest’anno, con il contributo della Banca, 19 giovani studenti iscritti alle scuole superiori studieranno all’estero per l’anno scolastico 2023-24. Insieme le due realtà hanno organizzato l’evento “Moving minds! Global education for the young people”, dove si è parlato di interculturalità e di internazionalizzazione delle scuole italiane nella cornice del centro congressi di Palazzo Belgioioso a Milano. La sinergia tra Intesa Sanpaolo e Fondazione Intercultura rientra infatti nell’impegno ESG del gruppo, che promuove – in linea con l’agenda strategica per la Ricerca della UE e la quarta Missione del PNRR – collaborazioni con scuole e università attraverso programmi congiunti di borse di studio, docenze, sostegno alla ricerca e, appunto, scambi internazionali. In occasione dell’incontro Elisa Zambito Marsala, Responsabile Social Development and University Relations Intesa Sanpaolo ha affermato che “l’impegno per garantire ai giovani il diritto all’istruzione è per noi una priorità”. Per Zambito “sostenere la possibilità di accesso agli studi e la scelta consapevole dei percorsi formativi da parte dei giovani significa prevenire l’abbandono scolastico e di conseguenza ridurre le disuguaglianze sociali”. L’anno di studio all’estero “è importante per svegliarsi, per uscire dal tran tran quotidiano e per vedersi dall’esterno, per capire che tutto il mondo non comincia e finisce in Italia”, come ha spiegato Roberto Ruffino, segretario generale della fondazione Intercultura a margine dell’evento. “Viviamo in un mondo globalizzato ma la scuola non è globalizzata, la scuola continua a guardare un po’ la pancia di sé stessa. Per cui uscire dal proprio ambiente, vedersi attraverso gli occhi di altre persone, di altre parti del mondo, è una parte fondamentale della propria formazione”, ha sottolineato Ruffino, spiegando che “Imparano a cavarsela questi ragazzi, non hanno papà e mamma alle costole. Devono cavarsela da soli in tante situazioni, è la lezione più importante che imparano”. Intesa Sanpaolo, ha aggiunto Zambito, ha “sempre mostrato una grande attenzione alla formazione dei giovani, allo sviluppo di competenze trasversali, al sostegno all’internazionalizzazione delle scuole, tutti strumenti che consentono ai ragazzi di adattarsi a un panorama lavorativo in continua trasformazione, impegno che condividiamo con il programma di Intercultura”. Durante l’evento le studentesse e gli studenti, accompagnati dai familiari, hanno ricevuto la borsa di studio Intercultura.
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