"Oltre il limite del cielo" di Giovanni Caprara racconta la storia di un'eccellenza industriale

Nel 1912 nasceva a Colleferro l’azienda Bombrino-Parodi-Delfino, in seguito divenuta Avio, che avrebbe spalancato le porte dello Spazio all’Italia. A raccontare questa storia, 110 anni dopo, il libro “Oltre il limite del cielo” a firma di Giovanni Caprara, presentato oggi a Roma, alla presenza dell’Ad di Avio, Giulio Ranzo, del ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso e della Comandante Samantha Cristoforetti. “Una bellissima storia da raccontare che parla di un’impresa che a un certo punto della sua evoluzione, dopo aver prodotto esplosivi e insetticidi, ha deciso di immergersi nello spazio, prima con i missili e arrivando al nuovo razzo Vega”, ha spiegato l’autore. Il sogno di volare su un veicolo prodotto nel nostro Continente è quello di Samantha Cristoforetti: “In Europa siamo pronti a fare un salto di qualità in termini di ambizioni e autonomia”, ha spiegato l’astronauta ESA: “Forse è il momento di aumentare la nostra ambizione e un giorno poter lanciare nello spazio degli esseri umani”. La sfida per Avio è continuare a garantire all’Europa l’accesso indipendente allo Spazio e per questo, secondo l’amministratore delegato dell’azienda, Giulio Ranzo: “Sarebbe utile una legge italiana per lo spazio, anche perché il regime giuridico ha buchi e non è armonizzato a livello internazionale. Ben vengano quindi le riflessioni giuridiche e l’armonizzazione con quanto avviene nel mondo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata