L'accordo potrebbe in un secondo tempo aprire la strada all'ingresso di Fca nell'alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, creando un gigante mondiale delle quattro ruote

Non sono più solo voci: Fca e Renault sono pronte ad allearsi e in borsa sono già schizzati. Fiat Chrysler Automobiles ha aperto con balzo del 18% a 13,50 euro, mentre il titolo di Renault vola del 13,83% a 56,90 euro. Fiat Chrysler Automobiles ha inviato una lettera non vincolante al Consiglio di Amministrazione di Groupe Renault proponendo "una aggregazione delle rispettive attività nella forma della fusione 50/50". È quanto si legge in una nota di Fca. "L'aggregazione proposta creerebbe un o dei principali produttori di auto al mondo in termini di fatturato, volumi, redditività e tecnologia a beneficio dei rispettivi azionisti e degli stakeholder delle società", spiega Fca. E l'ad Mike Manley sottolinea che se la fusione andrà avanti, la "formazione della nuova società potrebbe richiedere più di un anno".

Anche Renault ha confermato di aver ricevuto la proposta e, dopo aver riunito il cda, ha annunciato "di studiare con interesse l'opportunità di una tale combinazione aziendale", tenendo presente "l'impronta manifatturiera di Groupe Renault e la creazione di valore aggiunto per l'alleanza". "A tempo debito verrà emesso un ulteriore comunicato – ha spiegato Renault – per informare il mercato dei risultati di tali discussioni, in conformità con le leggi e i regolamenti applicabili". 

Gli stabilimenti non chiuderanno – I benefici dell'operazione proposta "non si otterrebbero con la chiusura di stabilimenti ma deriverebbero da investimenti più efficienti in termini di utilizzo del capitale in piattafor me globali dei veicoli, in architetture, in sistemi di propulsione e in tecnologie". È quanto scrive Fca in una nota. Le sinergie deriverebbero principalmente dalla convergenza delle piattaforme, dal consolidamento degli investimenti nei sistemi di propulsione e nell'elettrificazione e da economie di scala. Fca stima, basandosi sulla propria esperienza, che circa il 90% delle sinergie derivererebbe da risparmi di acquisto (circa 40%), efficienze R&S (circa 30%), produzione e efficienze delle attrezzature (circa 20%). In queste stime sui risparmi sarebbe inclusa la possibilità di ridurre il numero complessivo di piattaforme di veicoli di circa il 20% e delle famiglie di motori di circa il 30%. Si prevede che il totale delle sinergie run-rate stimate sarà raggiunto entro la fine del sesto anno dalla chiusura dell'operazione, con circa l'80% raggiunto nel quarto anno. Tenendo conto dell'impatto dei circa 3-4 miliardi di euro dei costi di implementazione cumulativi, si stima che le sinergie produrrebbero un flusso di cassa netto neutro nel primo anno e positivo a partire dal secondo anno in avanti. La fusione di Fca e Groupe Renault insieme con i partner Nissan e Mitsubishi sarebbe la più grande alleanza automobilistica al mondo, vendendo più di 15 milioni di veicoli annui. Le ulteriori sinergie derivanti dalla fusione di Fca e Groupe Renault che dovrebbero maturare per Nissan e Mitsubishi semplicemente per la loro appartenenza all'alleanza sono stimate in un valore intorno a 1 miliardo di euro aggiuntivo su base annua. 

E si guarda già a Nissan-Mitsubishi – L'accordo, per ora limitato alla sola casa francese, potrebbe in un secondo tempo aprire la strada all'ingresso di Fca nell'alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi, creando un gigante mondiale delle quattro ruote. Con numeri impressionanti: l'unione a quattro spingerebbe le vendite annuali del nuovo polo a 15 milioni di veicoli, superando di gran lunga Volkswagen, ferma nel 2018 a quota 10,83 milioni. A confermarlo è lo stesso amministratore delegato di Fca. "Noi crediamo che i benefici che matureranno da una fusione di Groupe Renault e Fca si estenderanno anche ai partner dell'alleanza, Mitsubishi e Nissan, e non vediamo l'ora di coinvolgerli in opportunità ancora più grandi e reciprocamente vantaggiose", sono le parole di Mike Manley in una lettera ai dipendenti del gruppo dopo la proposta di fusione con Renault. "Per noi – ha proseguito Manley – questa operazione ha il potenziale per aggiungere valore a tutto campo: per Fca, Groupe Renault e per tutti i nostri stakeholder, così come per tutti i partner dell'Alleanza", prosegue Manley, che sottolinea che "sarà anche un esempio per tutto il settore di cosa si può realizzare se si è coraggiosi e a tal fine, anche se non c'è certezza sulla conclusione dell'operazione, puntiamo ad agire il più rapidamente possibile per assicurarci un accordo definitivo con Groupe Renault". "Il nostro consiglio di amministrazione ha fortemente supportato la proposta che sarà ora presa in esame dal Consiglio di Amministrazione di Groupe Renault", ha spiegato ancora il capo azienda. "Siamo sempre aperti a discussioni costruttive per rafforzare l'alleanza", ha affermato l'amministratore delegato di Nissan, Hiroto Saikawa, rispondendo ai giornalisti in merito alla proposta di Fca all'alleata Renault per una fusione. Secondo una fonte vicina al costruttore giapponese, legato ai francesi dal 1999, "Nissan non è stato coinvolto in questo dossier". Nel quartier generale di Yokohama sarebbero stati sorpresi dai colloqui tra i due costruttori europei.

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