"Lasciare ancora gente a zero è deleterio e sconfortante", ha detto la portavoce dell'associazione Letizia Giorgianni in accusa a Di Maio 

Si apre un nuovo fronte per il governo giallo-verde. Ad attaccare duramente l'esecutivo è l'associazione "vittime del Salvabanche". L'accusa è quella di "seguire le orme del Pd" sul tema del risarcimento a chi ha perso i propri risparmi. Secondo l'associazione, il governo del 'cosiddetto' cambiamento "ha preso un sacco di voti promettendo che avrebbero ridato a tutti, indistintamente, l'intero ammontare del loro investimento perduto".

E invece l'impegno non è stato mantenuto. La norma sugli indennizzi messa a punto dal Governo, infatti, sarebbe un "rimborso parziale (solo nella misura del 30 per cento), che verrà dato agli azionisti che hanno subito un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell'arbitro". Il governo, invece, avrebbe dovuto "mettere in discussione i decreti incostituzionali di risoluzione delle quattro banche e delle due venete emanati dal Pd alla Corte costituzionale, costringere le banche che hanno acquistato a 1 euro a metterci i soldi per rimborsare tutti" e "punire i responsabili compreso Banca Italia e Consob". Ma, dicono le vittime del Salvabanche, non è successo nulla di tutto ciò, anzi. "Lasciare ancora gente a zero a fronte dei tanti soldi stanziati e strombazzati a favore dei media è deleterio e sconfortante", spiega la portavoce dell'associazione, Letizia Giorgianni.

Una vera e propria freccia al cuore di Luigi Di Maio, da sempre paladino di questa battaglia. Il vicepremier annuncia un incontro con questa ed altre associazioni per giovedì. E, intanto, prova a calmare le acque. "Noi siamo sempre stati dalla vostra parte, ma ora c'è chi gioca a metterci gli uni contro gli altri avvelenando i pozzi", afferma Di Maio. "L'associazione delle vittime del 'Salvabanche', che hanno ancora nella schiena le ferite aperte dal decreto Pd, è un interlocutore di questo governo dal suo insediamento. Sono saliti sul palco di Italia 5 Stelle e gli ho fatto una promessa ovvero di essere al loro fianco e lo faremo fino in fondo", aggiunge ancora. Una volontà che, a dire di Di Maio, è esplicita sia nel contratto di governo quanto nella manovra, dove "abbiamo stanziato 1,5 miliardi per loro, 15 volte di più, se paragonato all'elemosina di 100 milioni del vecchio governo". Il Movimento 5 Stelle, insomma, "è sempre stato dalla parte dei risparmiatori" a differenza di quello precedente che "si è rifatto sulla pelle dei risparmiatori per salvare i banchieri".
 

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