Dalle Agenzia delle Entrate parlano di "significativi risultati" dell'operazione

Finiscono in 700 nel mirino del fisco per il caso dei Panama papers. Tanti sono i soggetti italiani individuati finora dall'Agenzia delle Entrate coinvolti nelle indagini sulla maxi-lista di evasori che hanno trasferito i propri soldi in paradisi fiscali offshore. Il dato – ancora provvisorio perché le indagini non si sono concluse – è emerso dopo l'incontro dei giorni scorsi di Parigi della task force internazionale che sta incrociando le informazioni per colpire l'infedeltà fiscale. Per i soggetti individuati stanno partendo le richieste di informazioni finanziarie ai paesi in cui detengono i loro fondi.

Dalle Entrate parlano di "significativi risultati" dell'operazione. Nell'ambito dell'attività di compliance, facendo riferimento a tutti i 30 Paesi che stanno lavorando insieme, sono stati effettuati sui contribuenti oltre 1.700 controlli e verifiche. Si contano inoltre più di 2.550 richieste di informazioni, mentre è stata individuata una lista 'target' di 100 intermediari. Inoltre un "cospicuo numero" di contribuenti si è fatto avanti spontaneamente per dichiarare al fisco le proprie operazioni offshore.

Il Fisco sottolinea che la task force ha lavorato principalmente sulla figura degli intermediari, con gli Stati membri che hanno messo in comune le prove sui soggetti chiave grazie ad analisi dei dati, procedura di collaborazione volontaria, contraddittori con i contribuenti e documentazione a disposizione.

Il gruppo di lavoro Jitsic – Joint International Taskforce on Shared Intelligence and Collaboration – si è riunito presso la sede parigina dell'Ocse, da sempre impegnata nella lotta a evasione ed elusione fiscale a livello internazionale. La riunione della task force ha visto il più grande scambio di informazioni simultaneo mai realizzato prima d'ora, basato sugli strumenti giuridici concordati nell'ambito della convenzione multilaterale Ocse – Consiglio d'Europa e dei trattati fiscali.

Panama papers è il nome di un fascicolo digitale riservato di 11,5 milioni di documenti confidenziali creato dalla Mossack Fonseca, uno studio legale panamense, che fornisce informazioni dettagliate su oltre 214.000 società offshore, includendo le identità degli azionisti e dei manager. Il dossier è arrivato nell'agosto del 2015 sul tavolo del tedesco Sueddeutsche Zeitung e poi è finito in mano  al Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (Icij).
 

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