Ha fatto ancora rumore l'ennesimo tracollo di Mps che da inizio anno ha perso circa il 45%
Piazza Affari ha chiuso in rialzo con l'indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell'1,04% a 18.880 punti. Sui mercati era grande l'attesa per il Pil cinese che nell'intero 2015 ha mostrato una crescita del 6,9%, il ritmo di crescita più basso degli ultimi 25 anni. La reazione della Borsa cinese è stata però positiva con il maggior rialzo degli ultimi 2 mesi e mezzo per Shanghai sulle crescenti attese di ulteriori misure di stimolo monetario da parte della People's Bank of China.
Ha fatto ancora rumore l'ennesimo tracollo di Mps che da inizio anno ha perso circa il 45%. Mps ha mostrato oggi un tonfo del 14,33% a 0,655 euro aggiornando i minimi storici, e per le obbligazioni subordinati della banca senese. In rosso anche le altre banche, soprattutto quelle interessate all'indagine conoscitiva sulle sofferenze avviata dalla Bce: Banco Popolare ha ceduto il 6,29% a 9,745 euro, Popolare dell'Emilia Romagna lo 0,44% a 5,62 euro, Unicredit il 3,46% a 4,018 euro, Ubi Banca l'1,91% a 4,282 euro.
In grande spolvero la galassia Agnelli guidata da Ferrari che è salita dell'8,59%, ma sono state ben comprate anche Fca (+2,55%) e Cnh Industrial (+3,41%).
Brillante Telecom Italia (+4,7% a 1,047 euro) in scia alle indiscrezioni di stampa de 'La Repubblica' sull'incontro di ieri tra Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan e i vertici della Cassa Depositi e Prestiti che avrebbero fatto il punti sul consolidamento del mercato delle telecomunicazioni. Al centro del dibattito, secondo il quotidiano, ci sarebbe stato l'attivismo di Orange, che sta preparando le nozze con Bouygues e che di recente ha fatto intendere di guardare anche a Telecom Italia. Senza dimenticare che nei giorni scorsi Vivendi ha fatto sapere di aver incrementato la sua quota in Telecom al 21,4%, non lontano dal 25% che farebbe scattare l'obbligo di Opa.
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