Milano, 4 gen. (LaPresse/Finanza.com) – Avvio di 2016 all’insegna delle vendite per l’azionario del vecchio continente. Causa il tonfo del listino cinese (-7%) a seguito della nuova contrazione dell’attività manifatturiera e l’escalation della tensione geopolitica tra Arabia e Iran, il Ftse100 di Londra ha terminato in calo del 2,39% a 6.093,43 punti, il Cac40 di Parigi è sceso del 2,47% a 4.522,45 e l’Ibex di Madrid ha lasciato sul campo il 2,42% fermandosi a 9.313,2. Maglia nera per il Dax di Francoforte, sceso del 4,28% a 10.283,44. Indicazioni positive dal fronte macro europeo dove la lettura finale del Pmi manifatturiero di dicembre si è attestata a 53,2 punti, il livello maggiore da 20 mesi.

“La fase di risk off ha penalizzato gli asset rischiosi, equity in particolare, e ha favorito le asset class percepite più sicure, come oro, yen e Bund”, ha commentato Vincenzo Longo, market strategist di IG, “il tipico fenomeno di flight to quality ha spiegato tutti i suoi effetti”. A livello di singole performance, due velocità per Hennes & Mauritz (-5,26%), dopo che Deutsche Bank (-4,77%) ha ridotto il prezzo obiettivo assegnando valutazione ‘sell’, e Air France-KLM (+3,28%) dopo la promozione decretata da Bank of America Merrill Lynch.

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