Milano, 17 dic. (LaPresse) – Come ogni anno, l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha monitorato i costi della tradizionale cena della Vigilia di Natale e di Capodanno. Il costo del menu “classico” è cresciuto, rispetto allo scorso anno, del +1,2% per quanto riguarda Natale e del +0,7% per quanto riguarda Capodanno. Ma, a causa della forte riduzione del potere di acquisto (-13,4% dal 2008), non tutti potranno permettersi il classico cenone all’insegna del pesce fresco e del vino ricercato. Molte famiglie saranno costrette a portare in tavola, anche quest’anno un menù più economico, ma sempre a base di prodotti “tradizionali”. Invece di mangiare la spigola, si sceglieranno pesci più “poveri” (di costo, ma non di valori nutrizionali), come la trota o lo sgombro, ma altrettanto buoni. Anche per il vino, si sceglieranno bottiglie sempre di buona qualità, ma più economiche.

Per quanto riguarda il cenone di Natale, la spesa media ammonterà a 35,52 euro a persona, pari a 195,12 euro per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni. Il Menu “anticrisi”, che comprende pesce e vini più economici, costerà invece 15,89 euro a persona, per un totale di 95,34 euro a famiglia, pari al 51% in meno rispetto al menu classico. Per quanto riguarda il cenone di Capodanno, la spesa media ammonterà a 40,72 euro a persona, pari a 244,32 euro per una famiglia composta da genitori, due figli e due nonni. Il Menu “anticrisi”, che comprende prodotti più economici, costerà invece 26,09 Euro a persona, per un totale di 156,54 euro a famiglia, pari al 36% in meno rispetto al menu classico. Anche a causa del clima di sobrietà e di rigore saranno pochissime, quest’anno, le famiglie che decideranno di festeggiare fuori casa, presso ristoranti e agriturismi: rispettivamente sarà a Capodanno solo il 1 famiglia su 8 cenerà fuori casa, il -4,16% rispetto al 2014. A Natale, invece, la percentuale è vicina allo zero.

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