Roma, 28 ott. (LaPresse) – Imprese e famiglie cominciano a crederci. E’ questo il segnale che emerge dai dati diffusi oggi dall’Istat sulla fiducia delle imprese e delle famiglie sull’andamento dell’economia italiana. Si tratta di un dato significativo che riporta gli indicatori ai livelli precedenti alla crisi economica e che, per quanto riguarda le famiglie è in sintonia con l’Indice di solidità economica delle famiglie elaborato da Swg per Confesercenti, in crescita costante da settembre dello scorso anno. Per quanto attiene alle imprese, in particolare del commercio al dettaglio, nell’ insieme grande distribuzione e piccoli esercizi, anche se in misura diversa (+9,2 punti la prima, +2,8 i piccoli negozi) mostrano un andamento positivo. Nonostante il buon risultato evidenziato dai dati Istat, resta ancora da colmare un gap significativo tra grandi e piccoli esercizi commerciali.

Dunque, le imprese, e soprattutto quelle del commercio, vedono la possibilità che i primi segnali di ripresa possano trasformarsi in un’inversione di tendenza reale. Ma perché questo avvenga, come abbiamo più volte sottolineato, bisogna sostenere questa fiducia con interventi importanti, in grado di ridare loro la forza necessaria a rimettersi in piedi e a ricominciare a camminare. Bisogna intervenire sul fisco, sulle infrastrutture, sulle procedure burocratiche, contrastare l’abusivismo e la contraffazione, ma soprattutto rendere più facile l’accesso al credito e favorire l’apertura di nuove attività nei centri storici per fermarne la desertificazione. La Confesercenti da sempre fa da cassa di risonanza alle emergenze ed alle problematiche delle pmi del commercio e le affianca durante tutta la loro vita, ed è così riuscita ad arginare l’emorragia di chiusure (18.000 nel 2014, 16.000 circa nel 2015) che ha contraddistinto la lunga e drammatica crisi economica. Ora occorre dare risposte alla ritrovata fiducia manifestata da imprese e famiglie.

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