La Valletta (Malta), 22 ott. (LaPresse) – Il “grado” della politica accomodante della Bce “sarà riesaminato nel meeting di dicembre, quando saranno disponibili le nuove proiezioni macroeconomiche per l’eurozona”. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del consiglio direttivo della Banca centrale, che si è tenuto eccezionalmente a La Valletta, capitale di Malta.

Draghi ha sottolineato che la Banca centrale resta “pronta a ad agire e a usare tutti gli stumenti” nell’ambito del proprio mandato, se necessario per riportare l’inflazione all’obiettivo “sotto ma vicino al 2%” nel medio termine. Il presidente della Bce ha ricordato che il quantitative easing ha un “efficiente livello di flessibilità“. Gli acquisti di asset privati e pubblici da parte della Bce “continuano ad avere un favorevole impatto sui costi del credito per imprese e famglie”, ma il rallentamento di Cina e paesi emergenti e il calo delle materie prime “continuano a segnalare rischi al ribasso per crescita e inflazione” nell’eurozona ha aggiunto Draghi.

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