Milano, 20 ott. (LaPresse) – “Oggi il nostro imperativo è il rilancio dell’occupazione e della crescita economica, non senza continuare sulla strada del risanamento“. Così in un’intervista a ‘il Sole 24 Ore’ il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, fa il punto sulla Legge di Stabilità, spiegando che la pressione fiscale scenderà al 42,4%. “Riguardo alle coperture: c’è una spending review con interventi strutturali per oltre 5 miliardi” spiega Padoan, garantendo che “nel 2016 disinneschiamo completamente le clausole su Iva e accise per 16,7 miliardi.

L’effetto di trascinamento è di 12,2 miliardi. Nel 2017 restano da disinnescare quindi 14 miliardi sui 26 previsti, e nel 2018 circa 19 miliardi sui 29 della clausola. Complessivamente su 72 miliardi di clausole di salvaguardia è già previsto in legge di stabilità un taglio per la metà, vale a dire 36 miliardi nel prossimo triennio”. Padoan è poi sicuro che “questa manovra non sarà respinta dalla Ue, penso che ci potranno essere rilievi”, inoltre dall’Europa le clausole di flessibilità “saranno riconosciute accettabili da Bruxelles se il Paese dimostrerà di essere capace di mobilitare progetti in cofinanziamento per circa cinque miliardi. Questa leva consentirà effettivamente di spendere 11 miliardi di cui 7 al Sud”. Sulla privatizzazione di Ferrovie Padoan rallenta: “L’ambizione per il 2016 è sempre presente, poi vediamo”.

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