Milano, 19 ott. (LaPresse/Finanza.com) – Parte oggi la seconda settimana del collocamento di Poste Italiane che andrà avanti fino al 22 ottobre. La maggiore privatizzazione italiana da quella di Enel del 1999 sta vedendo forti richieste che alla fine della prima settimana hanno superato di due volte il quantitativo di azioni offerte a istituzionali e retail. Secondo quanto riportato nel weekend dal Sole 24 ore l’Ipo di Poste Italiane ha già attirato le attenzioni di diversi investitori con ordini anche da 50-100 mln di euro, ma mani forti quali fondi pensione Usa e fondi sovrani probabilmente aspetteranno gli ultimi giorni di offerta per richiedere azioni Poste.

L’offerta di Poste Italiane riguarda 453 milioni di azioni ordinarie poste in vendita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, corrispondente al 34,7% del capitale sociale della società con le azioni cedute che potranno raggiungere il 38,2% del capitale della società in caso di esercizio integrale dell’opzione greenshoe. L’intervallo di valorizzazione della società è compreso tra un minimo non vincolante di 7.837 milioni di euro ed un massimo vincolante per la sola offerta pubblica di 9.796 milioni, pari ad un minimo non vincolante di 6 euro per azione ed un massimo vincolante per la sola offerta pubblica di 7,50 euro per azione.

Il debutto in Borsa è previsto settimana prossima (27 ottobre) e agli assegnatari delle azioni Poste Italiane che manterranno senza soluzione di continuità la piena proprietà di tali azioni per dodici mesi dalla data di pagamento spetterà l’attribuzione gratuita di 1 azione ordinaria della Società ogni 20 Azioni assegnate nell’ambito dell’Offerta Pubblica.

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