Roma, 1 ott. (LaPresse) – Il potere d’acquisto delle famiglie italiane, tenuto conto dell’inflazione, è aumentato nel secondo trimestre dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1,1% rispetto ad aprile-giugno del 2014. Lo riferisce l’Istat, sottolineando che nei primi sei mesi del 2015, a fronte dello stesso periodo dello scorso anno, il potere d’acquisto ha registrato una crescita dello 0,8%.
Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici in valori correnti è aumentato nel secondo trimestre dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2014. La spesa delle famiglie per consumi finali, in valori correnti, è aumentata dello 0,7% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% rispetto al corrispondente periodo del 2014.
Nel secondo trimestre, spiega ancora l’istituto statistico, la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici, misurata al netto della stagionalità, è stata pari all’8,7%. Ne deriva una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, ma un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 2014. Il tasso di investimento delle famiglie è stato pari al 6%, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 0,2 punti percentuali nei confronti del secondo trimestre del 2014.
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