Milano, 1 ott. (LaPresse) – La rivoluzione della casa è dietro l’angolo. Come ha spiegato oggi a LaPresse Franco Villani, l’amministratore delegato di BTicino, capofila del Gruppo Lenard in Italia, azienda leader nel settore della domotica e dei comandi per le nostre abitazioni collegati allo smartphone. Villani ha anche parlato di ‘Eliot’, un nuovo progetto di BTicino.

Che cos’è ‘Eliot’?

“E’ il progetto che abbiamo lanciato in Italia. E’ un acronimo di elettricità, quindi il passato e il presente di BTicino e ‘Internet of Things’, cioè prodotti connessi che rappresentano sicuramente il futuro e una parte interessante di questo futuro”.

Quali sono le applicazioni più interessanti per la casa? “Innanzitutto, dobbiamo distinguere il comparto domestico da quello terziario e industriale: ci sono opportunità in entrambi. Nella casa gli esempi citati sono i più evidenti. Stiamo parlando di cronotermostato, di videocitofonia, di interruttori connessi che permettono operazioni varie, dalle luci alle tapparelle, ma anche di anti-intrusione. Sono questi gli elementi che compongono tutto ciò che si può fare. Ovviamente, anche mixati fra di loro: si possono fare operazioni anche attraverso più di uno di questi. Nel mondo dell’industria e del terziario entrano in gioco pure altre componenti, che già oggi vendiamo: sono gli interruttori industriali, quelli molto grandi a livello di potenza, che possono essere controllati. Oppure si possono sviluppare delle misure elettriche relative a questi impianti. E poi anche tutto ciò che è gestione dell’energia negli stabilimenti o nel terziario. E’ assolutamente logico che tutto ciò venga connesso”.

Come sarà la nostra casa fra quindici o vent’anni? Si prospetta un futuro molto particolare.

“Se avessi questa risposta, farei un altro mestiere. Tuttavia, ci piace immaginarla più connessa, più ricca, con un impianto più funzionale. Per noi quello che conta è la funzionalità di ciò che abbiamo a casa. Quindi, non sovrabbondante di cose che non servono e non si utilizzano, ma con le giuste cose che portano i giusti valori aggiunti alle persone. Io credo che l’innovazione sia autorevole, nel senso che diventa vera innovazione ciò che è davvero utile. Abbiamo visto nella storia che alcune innovazioni, che sembravano travolgenti, non si sono affermate come il videofonino, mentre alcune cose hanno radicalmente cambiato la vita delle persone, perché davvero si sono rivelate utili. Quindi, noi pensiamo a una casa non strabordante di tecnologia, ma con una tecnologia giusta, furba, intelligente che faciliti la vita e renda più comode le nostre case”.

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