Roma, 1 set. (LaPresse) – Dopo la crescita degli ultimi due mesi, a luglio il tasso di disoccupazione cala di 0,5 punti percentuali, arrivando al 12,0%. Lo rileva l‘Istat, sottolineando che nei dodici mesi il tasso di disoccupazione scende di 0,9 punti. Il dato di luglio è pari ai minimi dallo stesso mese del 2013.
DISOCCUPAZIONE FEMMINILE IN CALO. La stima dei disoccupati, pari a 3,074 milioni di persone, diminuisce del 4,4% (-143 mila) su base mensile e nei dodici mesi la disoccupazione diminuisce del 6,6% (-217 mila persone in cerca di lavoro). Nell’ultimo mese la stima della disoccupazione è in calo sia tra gli uomini (-3,5%) sia tra le donne (-5,6%). Lo stesso andamento si osserva per i tassi di disoccupazione: quello maschile, pari all’11,5%, cala di 0,4 punti percentuali, quello femminile, pari al 12,7%, cala di 0,6 punti. Nella media del periodo maggio-luglio, il tasso di disoccupazione rimane invariato per gli uomini, mentre diminuisce per le donne (-0,1 punti). Su base annua gli uomini vedono calare il tasso di disoccupazione (-0,5%), come anche le donne (-1,3%).
616 MILA UNDER 25 SENZA IMPIEGO. Il tasso di disoccupazione giovanile è pari al 40,5% a luglio, in calo di 2,5 punti percentuali rispetto al mese precedente. Lo rileva l’Istat, precisando che il tasso è ai minimi dal luglio 2013. Gli under 25 senza un impiego e in cerca di lavoro sono 616 mila. La stima del numero di giovani disoccupati diminuisce rispetto al mese precedente (-51 mila, pari a -7,6%). L’incidenza dei giovani disoccupati tra 15 e 24 anni sul totale dei giovani della stessa classe di età è pari al 10,4% (cioè poco più di un giovane su 10 è disoccupato). Questa incidenza diminuisce nell’ultimo mese di 0,9 punti percentuali. L’aumento dell’occupazione a luglio coinvolge anche i giovani. La stima degli occupati 15-24enni aumenta del 2,6% rispetto a giugno (+22 mila). Sempre su base mensile, il tasso di occupazione giovanile, pari al 15,2%, aumenta di 0,4 punti percentuali. La stima del numero di giovani inattivi è in aumento dello 0,6% nel confronto mensile (+27 mila) a 4,4 milioni di unità. Il tasso di inattività dei giovani tra 15 e 24 anni cresce di 0,5 punti percentuali, arrivando al 74,4%.
A LUGLIO +44 MILA OCCUPATI. Dopo il calo di maggio (-0,2%) e la lieve crescita di giugno (+0,1% ), a luglio la stima degli occupati cresce ancora dello 0,2% (+44 mila). Lo rileva l’Istat, precisando che il tasso di occupazione aumenta nel mese di 0,1 punti percentuali, arrivando al 56,3%. Nell’anno l’occupazione cresce dell’1,1% (+235 mila persone occupate) e il tasso di occupazione di 0,7 punti. Gli occupati a luglio risultano in totale 22,479 milioni di persone. Nel mese la stima degli occupati aumenta rispetto a giugno per effetto della componente maschile (+0,4%) mentre resta sostanzialmente invariata quella femminile. Il tasso di occupazione maschile, pari al 65,3%, cresce di 0,2 punti percentuali, mentre quello femminile resta stabile al 47,3%. Nella media del periodo maggio-luglio 2015, il tasso di occupazione maschile è in crescita rispetto ai tre mesi precedenti (+0,3 punti percentuali), mentre resta invariato quello femminile. In termini annui, per gli uomini si stima un aumento del tasso di occupazione (+0,9 punti percentuali), mentre per la componente femminile il tasso sale di 0,4 punti percentuali.
SECONDO TRIMESTRE DISOCCUPAZIONE AL 20,2 AL SUD. Dopo quattordici trimestri di crescita e il calo nel primo trimestre dell’anno, nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione si attesta al 12,1% (-0,1 punti su base annua). Lo rileva l’Istat, precisando che alla riduzione del Nord (-0,3 punti) si associa la stabilità nel Mezzogiorno e l’aumento nel Centro (+0,1 punti), con le differenze territoriali che si ampliano: l’indicatore varia dal 7,9% delle regioni settentrionali, al 10,7% del Centro fino al 20,2% del Mezzogiorno.
Ha risposto agli entusiasmi del premier la segretaria della Cgil Susanna Camusso che, facendo riferimento anche al presidente di Confindustria Squinzi, li ha invitati a tornare con i piedi per terra.
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