Roma, 30 lug. (LaPresse) – “L’abbiamo detto più volte e ancora lo ribadiamo: la scuola non è solo insegnante dietro la cattedra e alunni dietro ai banchi. La scuola è società e forma i ragazzi in qualsiasi momento e in qualsiasi circostanza. Per questo come Miur abbiamo deciso di destinare, attraverso il progetto ‘Tutti ad Expo’, dei fondi alle scuole di ogni ordine e grado perché gli studenti italiani possano avere la possibilità di partecipare a Expo 2015”. Lo scrive su Facebook il Sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone. “3.489.441 euro – continua – distribuiti alle regioni in base al numero degli alunni e alla distanza da Milano. Expo 2015 deve essere un momento di conoscenza per i ragazzi. Devono poter entrare in contatto con stili di vita diversi, girando per i padiglioni dell’Esposizione, devono poter ragionare sull’educazione alimentare, devono poter apprezzare un ambiente costruito ad hoc per ospitare questo evento internazionale. È questa l’idea di scuola aperta che vogliamo per l’Italia: una scuola in cui si apprende toccando con mano e facendo esperienza”.

“Il Made in Italy è anche un patrimonio enogastronomico che il mondo ci invidia. Attraverso Expo – aggiunge Faraone – i ragazzi potranno prendere consapevolezza della loro identità per apprezzarla e salvaguardarla, da una parte, e per rilanciarla al futuro, dall’altra. In maniera sostenibile e corretta”.

“Gli Uffici scolastici regionali – spiega – avranno tempo fino al 4 agosto per comunicare al Miur le scuole che andranno in visita all’Esposizione milanese, individuandole dalle graduatorie delle precedenti due selezioni nazionali, ‘La Scuola per Expo’ e ‘Together in Expo’. Ma vogliamo che quante più scuole possibili partecipino all’iniziativa. Per questo le risorse che rimarranno a disposizione di ogni singola regione verranno nuovamente bandite e le scuole potranno candidarsi presentando entro il 28 agosto un progetto che verrà valutato da una Commissione apposita, creata all’interno degli Usr”. “Esserci a Expo 2015 è fondamentale. E lo è certamente perché è importante respirare aria internazionale a maggior ragione quando possiamo farlo direttamente a casa nostra. Ma soprattutto – conclude – perché Expo è un evento ‘storico’, un’occasione di riflessione e crescita per gli studenti italiani”.

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