Lussemburgo (Lussemburgo), 19 giu. (LaPresse/EFE) – Il ministro dell’Economia spagnolo, Luis de Guindos, ha assicurato che la Spagna “non ha bisogno di piani di emergenza” in caso di default o di uscita dall’euro della Grecia. “La Spagna è perfettamente preparata a fronteggiare qualsiasi evenienza” ha detto de Guindos arrivando all’Ecofin, la riunione dei ministri dell’Economia e delle Finanze dei paesi Ue, dopo la trattativa con la Grecia saltata ieri sera all’Eurogruppo.

Il ministro spagnolo ha riconosciuto di essere “preoccupato” per la mancanza di progressi nei negoziati con la Grecia, pur dicendosi convinto che non vi è alcun rischio di contagio simile a quello dei giorni peggiori della crisi finanziaria nell’Eurozona. “Il tema non è il contagio, come nel 2010, 2011 o 2012 – ha detto De Guindos – si tratta del futuro della zona euro. Stiamo giocando per qualcosa di più alto, che ci colpisce tutti in qualche modo”. Ha poi riconosciuto di essere “preoccupato” nonostante “sia generalmente ottimista in questo genere di situazioni” perché cerca “di guardare il lato positivo”.

“Credo che siamo in un momento delicato – ha ammesso il ministro – tutto il mondo spera si trovi un accordo, ma ovviamente ci sono alcune regole che vanno rispettate” ha detto riferendosi alla Grecia. Le istituzioni creditrici, Commissione europea, Bce, Fmi, e l’Eurogruppo hanno “mostrato flessibilità, ma l’approccio assunto giovedì dal ministro greco, Yanis Varufakis, non è stato sufficiente per arrivare a un accordo”, ha detto ancora, ricordando che la situazione di liquidità della Grecia “è anche troppo delicata”.

Il paese deve affrontare il 30 giugno il pagamento di 1.600 milioni al Fmi e contemporaneamente una grossa fuga di capitali, già tremila milioni di euro in quest settimana. Il 30 giugno scade anche la proroga del secondo piano di salvataggio del paese. “Abbiamo un paio di giorni, non settimane, per raggiungere un accordo che sia il migliore da tutti i punti di vista”, ha detto De Guindos, riferendosi al vertice straordinario dei leader della zona euro, convocato lunedì a Bruxelles, e all’Eurogruppo preparatorio, ancora da fissare, per cercare di trovare un compromesso in extremis. L’esponente di governo spagnolo ha detto che non dovrebbero essere imposti controlli sui capitali in Grecia: “Non credo si arrivi a tanto – ha spiegato – credo che abbiamo il tempo per evitare problemi di questo tipo, che limiterebbero la libera circolazione dei capitali, uno dei principi fondamentali dell’Unione”. “Spero che troveremo una soluzione, ma ripeto che siamo in un momento in cui la preoccupazione è alta e non è questione di mesi ma di giorni. Questo fine settimana e lunedì prossimo dobbiamo trovare una soluzione – ha confermato – altrimenti lo scenario complessivo diventa più complicato”.

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