Milano, 17 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta attendista alla vigilia dell’Eurogruppo e a poche ore dalla conferenza stampa di Janet Yellen. Sul fronte greco non si vedono schiarite dopo lo stop alle trattative tra Atene e i creditori internazionali. Il premier Alexis Tsipras ha dichiarato di essere pronto a rifiutare un cattivo accordo, mentre la Banca centrale ellenica ha fatto sapere che il mancato raggiungimento di un’intesa segnerebbe l’inizio di un percorso doloroso che porterebbe inizialmente ad un default della Grecia e, infine, all’uscita del Paese dalla zona euro e, molto probabilmente, dall’Unione Europea. Oltreoceano si aspettano invece maggiori dettagli sulla tempistica del primo rialzi dei tassi da parte della Fed, che per il 47% del consensus Bloomberg arriverà a settembre. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,71% a 22.225 punti.

Mps (+4,76% a 1,87 euro) ha proseguito la corsa a Piazza Affari dopo l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro che apre le porte per il capito aggregazioni. Ieri il presidente Alessandro Profumo ha dichiarato che, archiviato l’aumento di capitale, la banca senese può ora guardare in modo proattivo al capitolo aggregazioni. Sempre ieri gli analisti di Banca Akros hanno riavviato la copertura sul titolo di Rocca Salimbeni con giudizio buy e target fissato a 2,25 euro. Tra le altre banche gli acquisti hanno premiato anche Banco Popolare (+0,48% a 14,42 euro). In negativo sono invece finite Popolare dell’Emilia Romagna (-1,39% a 7,405 euro), Popolare di Milano (-0,66% a 0,902 euro), Intesa SanPaolo (-0,88% a 3,126 euro) e Unicredit (-1,72% a 5,975 euro).Ben comprata A2A (+1,94% a 1,099 euro) in scia alle indiscrezioni de Il Sole 24 Ore secondo cui la multiutility lombarda avrebbe siglato una lettera d’intenti con Linea Group Holding (LGH) finalizzata a un’integrazione di carattere industriale. Le due società, a detta del quotidiano, si sarebbero date tempo fino alla fine di luglio per trattare in esclusiva un’intesa sulla possibile fusione. “La notizia è positiva per A2A e per il settore utilities. Lhg ha un buon mix geografico e una buona esposizione al settore wasre con possibilità di sinergie tra i due gruppi”, hanno spiegato gli analisti di Equita. Restando nel comparto energetico Eni (-0,06% a 15,74 euro) e Enel (-0,14% a 4,122 euro) hanno azzerato i guadagni sul finale di seduta dopo una giornata trascorsa in positivo.

Bene anche Telecom Italia (+0,45% a 1,11 euro) in scia alle indiscrezioni riportate da Reuters secondo cui Vivendi starebbe pensando di rafforzare la sua quota nel gruppo tlc al 10-15%. Il colosso francese dei media sta per diventare il primo azionista di Telecom Italia con un quota pari all’8,3% e, a detta dei rumors, potrebbe aumentare il suo peso tra qualche settimana dopo lo scioglimento di Telco. Fca ha proseguito la debolezza a Piazza Affari lasciando sul parterre l’1,81% a 13,51 euro.

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