Milano, 10 giu. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha centrato il rimbalzo dopo una serie di sedute negative, con l’indice Ftse Mib che ha chiuso con un progresso del 2,50% a 23.091 euro. Resta molto incerto il futuro della Grecia e il mercato guarda all’incontro di stasera tra Tsipras, Merkel e Hollande. I tre dovranno cercare di sbloccare la situazione dopo l’ennesimo stallo dei negoziati tra Atene e i suoi creditori internazionali. La nuova proposta ellenica è stata respinta dalla Commissione Ue, che fatto sapere che la palla è nel campo di Atene. Il tempo però sta per scadere: a fine mese la Grecia dovrà infatti rimborsare quasi 1,6 miliardi di euro al Fmi. Grande movimento sull’obbligazionario dove il rendimento del bund decennale è balzato all’1%, massimo dallo scorso settembre. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib si è riportato sopra la soglia dei 23.000 punti.

Unicredit (+2,58% a 6,36 euro) ha snobbato il downgrade arrivato da Standard & Poor’s che ha abbassato il rating sull’istituto di credito milanese di due notch a BBB+ da A- con outlook negativo. Gli acquisti sono stati sostenuti anche sugli altri titoli del comparto bancario: Popolare dell’Emilia Romagna ha guadagnato il 3,50% a 7,835 euro, Popolare di Milano il 3,82% a 0,95 euro, Intesa SanPaolo il 3,61% a 3,27 euro, Ubi Banca il 4,28% a 7,43 euro. Ben comprati anche i titoli del settore energetico che hanno sfruttato il rialzo del petrolio, salito a New York oltre quota 61 dollari al barile: Eni ha mostrato un progresso del 3,48% a euro, Saipem è avanzata del 2,70% a 10,05 euro mentre Tenaris ha guadagnato il 3,27% a 13,23 euro.La maglia rosa sul Ftse Mib è stata indossata da Yoox che ha chiuso la seduta con un balzo del 5,79% a 30,32 euro. Sotto i riflettori Mediaset (+2,24% a 4,29 euro) che vede segnali positivo a maggio e ancora di più a giugno per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria.

Positiva Fca (+1,76% a 13,86 ), ieri al centro di rumors su un nuovo tentativo di avvicinamento del gruppo a General Motors. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Sergio Marchionne avrebbe preso contatti con alcuni hedge fund e altri potenziali alleati per spingere GM a una fusione. La più grande delle sorelle di Detroit ha finora resistito alle avance di Marchionne, l’ultima delle quali riportata dal New York Times secondo cui il manager italo-canadese avrebbe scritto una mail al Ceo di GM, Mary Barra, per sollecitare un incontro al fine di discutere una possibile fusione tra le due società.

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