Atene (Grecia), 14 mag. (LaPresse/Reuters) – L’allungamento delle scadenze dei titoli della Grecia nel portafoglio della Bce è necessario, ma non è un’opzione perché “terrorizza” il presidente della Banca centrale, Mario Draghi, che dovrebbe scontrarsi con la Germania dopo che ha già dovuto lottare per l’approvazione del quantitative easing. Lo ha detto il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, lanciando la sua idea di uno swap legato sulle obbligazioni greche legando il rimoborso alla crescita o rendendo lo scambio definitivo. Secondo il ministro i 27 miliardi di bond greci detenuti dall’Eurotower, di cui 6,7 miliardi scadono tra luglio e agosto, dovrebbero essere rinegoziati. Atene (Grecia), 14 mag. (LaPresse/Reuters) – Per Varoufakis è necessario rinviare il rimborso a “un lontano futuro”. “Come può essere fatto? Attraverso uno swap. Ma l’idea di uno scambio tra il governo greco e la Bce terrorizza il signor Draghi, che è già in lotta contro la Bundesbank, che si oppone al quantitative easing”, ha aggiunto ancora il ministro greco, precisando che ad opporsi alla misure è in particolare il presidente della Banca centrale tedesca, Jens Weidmann. Secondo Varoufakis il quantitave easing è “tutto merito di Draghi” e un eventuale via libera alla proposta di swap “alimenterebbe scuse per il signor Weidmann per creare problemi” con l’acquisto di titoli di Stato.

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