Milano, 29 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in deciso ribasso aumentando le perdite dopo il rallentamento messo a segno dall’economia americana nel primo trimestre. A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso con un calo del 2,28% a 22.995 punti, mentre sul valutario il cambio euro/dollaro si è portato sui massimi degli ultimi due mesi. Nella prima lettura del primo trimestre il Pil Usa ha segnato solo un +0,2% dal +2,2% registrato nell’ultimo scorcio del 2014. Gli analisti si attendevano un rallentamento più contenuto, con una crescita stimata intorno all’1,1%. Una discesa provocata, tra l’altro, dal rigido inverno che ha colpito gli Stati Uniti e dal rafforzamento del dollaro.
Forti vendite sui titoli delle banche: Banco Popolare ha ceduto il 3,67% a 13,88 euro, Montepaschi il 3,95% a 0,546 euro, Popolare di Milano il 3,61% a 0,906 euro, Intesa Sanpaolo il 2,91% a 2,998 euro, Ubi Banca il 3,18% a 7 euro, Unicredit il 2,15% a 6,36 euro. Male FCA (-4,64% a 14,15 euro) che ha chiuso il primo trimestre 2015 con ricavi per 26,4 miliardi di euro, in crescita di 4,3 miliardi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il trimestre è stato chiuso con un utile netto di 92 milioni che si confronta con la perdita di 173 milioni dell’analogo periodo 2014. L’indebitamento netto industriale è pari a 8,6 miliardi di euro, in crescita di 0,9 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2014.
Telecom Italia invariata (a a 1,056 euro) in attesa delle prossime mosse di Vivendi, che riunirà il board il prossimo 12 maggio. Prima dell’estate il colosso francese diventerà il primo azionista del gruppo di telecomunicazioni con una quota pari all’8,3 per cento. Mediaset (-3,14% a 4,562 euro) ha tirato il freno dopo che Pier Silvio Berlusconi, vice presidente del gruppo di Cologno Monzese, a margine dell’assemblea degli azionisti ha dichiarato che il controllo del gruppo non è in discussione. Nei giorni la stampa francese aveva scritto che il colosso transalpino era interessato all’acquisto di Mediaset. Pier Silvio Berlusconi ha inoltre dichiarato che esiste la possibilità di lavorare insieme a Vivendi, ma non con progetti a breve termine.
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