Milano, 21 apr. (LaPresse/Finanza.com) – Piazza Affari ha chiuso in ribasso una seduta estremamente volatile con l’indice Ftse Mib che è oscillato tra un minimo sotto 23.000 punti e un massimo sopra 23.500 punti. La tensione è alimentata dalla delicata situazione in Grecia, dove i tassi dei titoli di Stato a due anni hanno sfiorato il 30%. Ieri il governo di Atene ha emanato un decreto in forza del quale tutte le amministrazioni pubbliche del Paese sono obbligate a depositare le loro riserve di cassa e a trasferire i loro fondi nei loro conti presso la Banca centrale. Un segnale allarmante sullo stato della liquidità ad Atene. In attesa dell’Eurogruppo di venerdì oggi il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, ha dichiarato di essere pronto a qualsiasi evento ma di escludere al 100% un’uscita della Grecia dall’euro. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha perso lo 0,40% a 23.240 punti.
Positiva Finmeccanica (+0,70% a 11,45 euro) che ha beneficiato dell’upgrade da parte di Mediobanca. Gli analisti di piazzetta Cuccia hanno alzato il giudizio sul colosso pubblico a outperform dal precedente neutral. Nel frattempo l’azienda di piazza Monte Grappa resta in attesa che il governo polacco decida su una commessa da 1 miliardo di euro per la fornitura di elicotteri. Sotto i riflettori anche Telecom Italia (+0,37% a 1,084 euro) in scia alle nuove indiscrezioni sulla controllata argentina. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, lo scioglimento di Telco potrebbe coincidere con l’addio al Paese sudamericano. Entro giugno dovrebbe infatti sbloccarsi il passaggio di controllo di Telecom Argentina al fondo Fintech. Molto bene il comparto del lusso: in modo particolare gli acquisti hanno premiato Salvatore Ferragamo, che ha guadagnato il 4,10% a 30,44 euro, e Tod’s, che ha mostrato un progresso del 3,53% a 86,40 euro.
Dopo aver pagato ieri lo stacco del dividendo è tornata a salire Cnh Industrial che ha chiuso con un rialzo del 2,97% a 8,145 euro. Restando nella galassia Agnelli da segnalare anche la buona performance della holding Exor (+2,51% a 43,56 euro). Deboli i titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 2,76% a 13,38 euro, Popolare dell’Emilia Romagna il 3,43% a 7,17 euro, Popolare di Milano il 3,74% a 0,90 euro, Intesa SanPaolo lo 0,85% a 3,032 euro, Unicredit l’1,93% a 6,085 euro.
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